Migliori Bonus Casinò Online - Bonus Benvenuto di Luglio 2024 - La Gazzetta dello SportL’americana,VOL assolta dalle accuse per l’omicidio di Meredith Kercher nel 2007, è tornata in Italia per presenziare alla lettura della sentenza nel processo a suo carico per calunnia contro Patrick LumumbaAmanda Knox è stata condannata a tre anni di carcere dalla corte d’Appello di Firenze per calunnia contro Patrick Lumumba, nell’ambito del caso giudiziario per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto il 1° novembre 2007. Alla lettura della sentenza, che la estromette anche per cinque anni dai pubblici uffici, Knox, giunta per l’occasione dagli Stati Uniti insieme al marito Christopher Robinson, è scoppiata a piangere. Lumumba, la parte offesa nel processo, era invece assente. FattiAmanda Knox racconta come è sopravvissuta al carcereSe la sentenza venisse confermata dalla Cassazione, è probabile che Knox non vada comunque in carcere, avendo già scontato quattro anni di pena dopo la sentenza di primo grado per il delitto di Kercher, assieme a Raffaele Sollecito. Sentenza poi ribaltata in appello.L’unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher è stato Rudy Guede, con una pena di 16 anni di carcere. Il caso Meredith KercherLa sera del 1 novembre 2007 in una villetta a schiera in via della Pergola a Perugia, Meredith Kercher, una studentessa inglese che si trovava in Italia per il progetto Erasmus, è stata uccisa con 47 coltellate. A causarne la morte è stato un colpo sferrato alla gola. Con Meredith vivevano altre tre ragazze, l’americana Amanda Knox e due italiane.Il delitto era stato scoperto perché una vicina di casa aveva trovato due telefoni, appartenenti a Kercher. Quando la polizia era arrivata sul posto, aveva trovato Amanda Knox e Raffaele Sollecito seduti su una staccionata, dicendo che erano tornati da casa di lui e avevano trovato un vetro rotto e la porta di casa aperta e quindi avevano chiamato i carabinieri. Entrando in casa, gli agenti avevano trovato il corpo di Kercher coperto da un piumone. Le indagini si erano concentrate subito su Knox e Sollecito, che avevano detto di aver passato la notte a casa di Sollecito. Ma gli interrogatori che erano seguiti, senza la presenza degli avvocati dei due ragazzi, erano confusi, in particolare quello di Amanda Knox. Di fatto nel suo interrogatorio Knox aveva accusato il suo datore di lavoro, Patrick Lumumba, titolare di un bar, che era rimasto in carcere 14 giorni. Lumumba era stato poi scarcerato, perché dagli accertamenti era risultato estraneo ai fatti. Knox era stata poi condannata a tre anni per calunnia. Guede aveva fatto la comparsa nella vicenda 15 giorni dopo l’omicidio, quando tracce del suo Dna erano state trovate sulla scena del delitto. Pochi giorni prima era stato fermato a Milano all’interno di una scuola dell’infanzia e nel suo zaino avevano trovato un computer e un telefono, rubati dallo studio di un avvocato di Perugia, poi era tornato nel capoluogo umbro. Dopo essere stato individuato, Guede era partito per la Germania, dove poi è stato arrestato.Le indagini erano ritenute solide: su un coltello trovato nella cucina di Sollecito la polizia scientifica aveva trovato tracce di Dna di Knox sul manico e di Kercher sulla lama. Sul gancio di un reggiseno di Kercher fu trovato il Dna di Sollecito, ma in un video girato dalla polizia in cui il reggiseno era catalogato come reperto, il gancetto mancava ed era stato trovato solamente 40 giorni dopo, spuntando da sotto un tappetino.Sollecito e Knox sostenevano che Guede avesse rotto la finestra per entrare in casa e commettere un furto, ma scoperto da Kercher, l’avesse aggredita.Secondo la testimonianza di Guede, Meredith lo aveva invitato a casa e che tra i due ci sarebbe stato un approccio sessuale. Mentre si trovava al bagno, Guede ha raccontato di aver sentito Meredith gridare e che uscito dalla stanza vide un giovane biondo chinato sulla ragazza, indossava una felpa e una cuffia bianca e aveva cercato di colpirlo. Ma durante il processo, per il quale Guede scelse il rito abbreviato, cambiò più volte versione. Guede è stato condannato a 16 anni di carcere ma è stato rilasciato dopo 14 anni, a novembre 2021. Raffaele Sollecito e Amanda Knox sono stati assolti in via definitiva dalla corte di Cassazione il 27 marzo 2015.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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