Weekend in chalet di montagna con camino: i migliori seiLe tecnologie di realtà virtuale e aumentata sfruttano sempre di più le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Questa rende l’esperienza più immersiva e interattiva,MACD ma potrebbe minacciare la nostra privacy. La realtà virtuale e quella aumentata stanno prendendo piede sempre di più, nei videogiochi così come in ambiti più formali, come sul posto di lavoro. I recenti sforzi fatti per lo sviluppo del metaverso – web 3.0, che si aggiungerà all’internet che conosciamo oggi – puntano dunque i riflettori su questa ‘nuova’ tecnologia.L’intelligenza artificiale, inoltre, intersecandosi perfettamente con le possibilità offerte dalla realtà virtuale o aumentata, mette a disposizione strumenti e funzionalità che possono rivelarsi significative, inizialmente sviluppate al di fuori di questi ‘mondi paralleli’ e integrate o integrabili per un migliore e più ampio utilizzo.I temi trattati all’interno dell’articoloDifferenze tra realtà virtuale e realtà aumentataLe attuali applicazioni dell’AI nella realtà virtuale e aumentataL’importanza dei dati nei sistemi di VR/AR basati sull’intelligenza artificialeProblematiche e prospettive futureDifferenze tra realtà virtuale e realtà aumentataPer quanto condividano tecnologie molto simili, vi sono delle differenze importanti tra i concetti di realtà aumentata (augmented reality o AR) e realtà virtuale (virtual reality o VR).La realtà aumentata consiste in una miscela tra ambienti fisici e digitali. La realtà si estende dunque oltre ciò che viene esperito fisicamente verso il mondo digitale. Ciò avviene grazie all’utilizzo dei sensori delle fotocamere presenti nei nostri dispositivi, attraverso accelerometri, dati GPS e altro. La persona che utilizza questo genere di tecnologia, dunque, si muove e interagisce fisicamente con il mondo reale accedendo però a un mondo digitale ‘parallelo’ grazie all’interpretazione, da parte del dispositivo, dei dati raccolti attraverso l’hardware di cui è dotato. Si pensi al gioco Pokémon Go, molto utilizzato negli anni passati.La realtà virtuale, invece, è una completa simulazione digitale di immagini in 3D che permettono a chi ne usufruisce di interagire con il mondo virtuale accedendo esclusivamente a un dispositivo tecnologico. Non è dunque presente l’elemento chiave che contraddistingue l’AR, ovvero una sovrapposizione tra mondo reale e mondo digitale.Le attuali applicazioni dell’AI nella realtà virtuale e aumentataIl campo dell’AR e della VR, in passato, utilizzava soltanto tecnologie non basate sull’AI, ma, di recente, numerose aziende hanno notato le potenzialità dell’intelligenza artificiale nel settore. Questa – soprattutto con i modelli di deep learning – può infatti eseguire in modo più efficiente compiti tradizionalmente svolti da tecnologie più rudimentali o dagli stessi essere umani, come il tracciamento degli oggetti o lo sviluppo di modelli 3D estremamente dettagliati. I modelli di deep learning, in particolare, possono aiutare un sistema di AI o VR a interpretare ambienti complessi.Le applicazioni del connubio AI-VR/AR sono innumerevoli e continuano ad aumentare. L’intelligenza artificiale, infatti, sta sostituendo sempre di più le tradizionali tecnologie di visione artificiale – integrando tecniche di computer vision più avanzate – all’interno di mondi di realtà virtuale o aumentata, rendendo l’esperienza dell’utente più realistica e interattiva. Ciò è possibile grazie all’avanzamento tecnologico, tra l’aumento delle possibilità di archiviazione dei dati e il potenziamento delle capacità di calcolo.Tra i settori che stanno integrando l’AI nelle loro esperienze di realtà virtuale o aumentata c’è, per esempio, quello aerospaziale. L’AI aiuta infatti nella gestione dei problemi di manutenzione, individuando le componenti dei velivoli che necessitano di manutenzione o miglioramenti. Anche in settori come la vendita al dettaglio, l’AI potrebbe ottimizzare l’esperienza del cliente, attraverso la creazione di showroom o camerini virtuali o l’offerta di pop-up di offerte e sconti che appaiono mentre si gira un negozio di interesse. Anche nell’ambito militare, l’AI potrebbe essere integrata a vantaggio degli utenti: si pensi ai soldati che possono effettuare il proprio training con simulazioni virtuali molto realistiche. Oppure, nelle telecomunicazioni e nei videogiochi, così come nella sicurezza.Non è quindi impensabile che presto molte persone e aziende possano scegliere di utilizzare occhiali intelligenti, che ci permetteranno di estendere la realtà fisica attingendo a informazioni utili immediatamente accessibili. Per esempio, incontrando un collega di lavoro, il sistema potrebbe fornire i dettagli relativi a quella persona, come nome o posizione lavorativa all’interno dell’azienda.L’importanza dei dati nei sistemi di VR/AR basati sull’intelligenza artificialePerché un sistema di VR/AR basato sull’intelligenza artificiale funzioni è necessario raccogliere moltissimi dati. Questo, come anticipato, viene effettuato attraverso sensori, ma anche con l’ausilio dei social e altri strumenti a seconda dei dati di interesse. Si può infatti trattare di immagini così come di audio o contenuti testuali, i quali, per essere fruibili, devono essere etichettati e descritti.Le funzionalità di sistemi simili all’interno di realtà virtuali e aumentate sono numerose. Queste tecnologie, tra le altre cose, sono infatti in grado di rilevare, classificare e segmentare gli oggetti rappresentati all’interno di immagini o video, interpretare audio e riconoscere e tradurre contenuti testuali. Google Translate, per esempio, è capace di tradurre il testo all’interno di un’immagine, sovrapponendo, nella foto, la traduzione alla scritta presente nel mondo reale.Più dati vengono raccolti, più l’ambiente realizzato sarà realistico, interattivo e personalizzato per lo specifico utente. Diversi specialisti, inoltre, stanno lavorando per sfruttare al massimo le potenzialità dell’AI e delle reti neurali nella costruzione di ambienti realistici (la cosiddetta olografia neurale).Problematiche e prospettive futureI dati raccolti da sistemi simili provengono direttamente dalle nostre vite. Si tratta di dati di geolocalizzazione e biometrici, immagini del mondo che ci circonda e audio ascoltati nell’ambiente in cui viviamo. Dati che rendono l’esperienza di AR/VR molto più immersiva, ma che ci espongono a diversi rischi.Queste criticità, dunque, rendono indispensabile un’attenta tutela della nostra privacy, attraverso l’adozione – da parte dello stato – di normative mirate ed efficaci. Bilanciare il diritto alla riservatezza e la spinta all’innovazione non è facile, ma sarà necessario sviluppare leggi che tengano in considerazione i reali rischi derivanti da queste tecnologie, ma che non limitino l’inevitabile progresso che caratterizzerà l’ambito nei prossimi decenni.
Anniversario morte Simoncelli, la lettera emozionante del padreL’uomo che voleva tutto. Gli sprint di Noah Lyles da Glasgow fino a Parigi Hidalgo: molto felici del triathlon nella Senna - Tiscali NotizieCalcioGiani: con pedaggio su Firenze Pisa Livorno puntiamo a 500 milioni - Tiscali Notizie