Visita urgente, ma il medico la prescrive “entro 120 giorni”: condannatoL’attuale preside della Facoltà di Scienze bancarie,criptovalute finanziarie e assicurative, guiderà l’Ateneo per il quadriennio 2024-2028. Il Cda ha confermato la scelta dei docenti, che hanno indicato Beccalli con il 93% delle preferenzeElena Beccalli dal primo luglio sarà la nuova rettrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per il prossimo quadriennio 2024-2028. Nominata dal consiglio di amministrazione dell’ateneo, che si è riunito giovedì 20 giugno 2024, la professoressa Beccalli succede al professor Franco Anelli. È la prima donna a ricoprire questo incarico nella storia della Cattolica.La decisione del Cda giunge dopo che, lo scorso 22 maggio, i docenti dell’ateneo nei 12 consigli di facoltà avevano designato la professoressa Beccalli, preside della Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, con 636 preferenze su un totale di 685, circa il 93% dei votanti. Elena Beccalli, 50 anni, alumna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. È il nono rettore dell’ateneo, precedentemente hanno ricoperto l’incarico il fondatore Padre Agostino Gemelli (1921-1959), Francesco Vito (1959-1965), Ezio Franceschini (1965-1968), Giuseppe Lazzati (1968-1983), Adriano Bausola (1983-1998), Sergio Zaninelli (1998-2002), Lorenzo Ornaghi (2002 -2012), Franco Anelli (2013-2024).Chi è Elena BeccalliProfessoressa ordinaria di Economia degli intermediari finanziari nella Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, dove dal 2014 ha ricoperto il ruolo di preside, Elena Beccalli è research associate del Centre for Analysis of risk and regulation della London School of Economics (Regno Unito), in cui precedentemente è stata anche tutorial fellow, lecturer e visiting professor. È academic fellow del Centre for Responsible Banking & Finance della University of St Andrews. È stata visiting professor al Singapore Institute of Management e al China Center for Economic Research dell’Università di Pechino.È direttore del Centro di ricerca sul credito cooperativo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. È presidente della sezione italiana dell’Associazione europea per il diritto bancario e finanziario (Aedbf). È stata membro del consiglio direttivo dell’Accademia Italiana di Economia aziendale (AIDEA) e co-president della European financial management association. È co-editor di Journal of financial management, markets and institutions.Membro del comitato scientifico della Fondazione centesimus annus pro Pontifice. Fa parte del gruppo di esperti su investimenti socialmente responsabili della Conferenza episcopale italiana. È stata coordinatrice del percorso sul Documento oeconomicae et pecuniariae quaestiones, promosso dalla Cattolica in collaborazione con l’Arcidiocesi di Milano. È stata senior expert del Villaggio Finance and Humanity nell’ambito di The Economy of Francesco. Si è anche occupata della stesura del documento Mensuram Bonam.Le sue principali aree di interesse scientifico riguardano il settore bancario analizzato nella prospettiva dell’organizzazione industriale, con particolare attenzione ai temi della tecnologia, dell'efficienza, della cooperazione, della biodiversità finanziaria. Negli anni più recenti i suoi studi si sono concentrati su questioni di etica e inclusività, sostenibilità, intelligenza artificiale e leadership femminile.«L’ateneo universale»«L’Università Cattolica del Sacro Cuore è per sua vocazione un Ateneo “universale”, dove il dialogo e il confronto sono aperti, liberi, interdisciplinari, orientati a creare reti e alleanze strategiche. Un’università in grado di offrire - con rigore, creatività, coraggio - un contributo di pensiero alle questioni di frontiera, grazie al coordinamento delle numerose e qualificate iniziative della comunità accademica», ha detto la professoressa Beccalli nel ringraziare il corpo docente e il Consiglio di Amministrazione, che l’ha nominata alla guida dell’Ateneo. «L’Università Cattolica deve avere la capacità di rinnovarsi, attuando un processo di innovazione che poggi su radici consolidate e riconosciute» poiché, ha aggiunto, «è chiamata a porsi come polo di riferimento, dalla forte proiezione internazionale, per una didattica e una ricerca di qualità, così da alimentare il circolo virtuoso tipico di una research university, preservando la nostra identità di comunità educante». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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