Dà fuoco alla cugina di 15 anni dopo averla violentata e messa incintaMorti 66 bambini in Gambia,analisi tecnica forse a causa dello sciroppo della tosse: l'aller...Morti 66 bambini in Gambia, forse a causa dello sciroppo della tosse: l'allerta dell'OmsAllarme dopo la morte di 66 bambini in Gambia. A causarne il decesso potrebbe essere stato lo sciroppo per la tosse che gli era stato somministratodi Chiara Nava Pubblicato il 6 Ottobre 2022 alle 09:47 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatamorti#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}In Gambia sono morti 66 bambini. A causarne il decesso potrebbe essere stato lo sciroppo per la tosse che avevano assunto. L’Oms ha lanciato l’allarme. Morti 66 bambini in Gambia, forse a causa dello sciroppo della tosse: l’allerta dell’Oms66 bambini sono morti in Gambia e la causa del loro decesso potrebbe essere uno sciroppo per la tosse che avevano assunto. L’Organizzazione mondiale della sanità, tramite il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato ufficialmente l’allarme. Si parla di sciroppi di origine indiana, potenzialmente contaminati, che hanno causato lesioni renali acute, che avrebbero portato 66 bambini al decesso. L’azienda produttrice di questi farmaci è Maiden Pharmaceuticals Limited. L’Oms, sul suo sito, parla di “prodotti di qualità scadente, identificati in Gambia e segnalati all’Oms nel settembre 2022. I prodotti medici di qualità scadente sono prodotti che non soddisfano i loro standard o specifiche di qualità e sono, pertanto, ‘fuori specifica’“.Allarme dell’Oms: quali sono i prodotti pericolosiI quattro prodotti in questione sono: Promethazine Oral Solution, Kofexmalin Baby Cough Syrup, Makoff Baby Cough Syrup e Agrip N Cold Syrup. L’Oms ha precisato che “il produttore dichiarato di questi prodotti è Maiden Pharmaceuticals Limited (Haryana, India). Ad oggi non ha fornito garanzie sulla sicurezza e la qualità di questi prodotti. L’analisi di laboratorio dei campioni di ciascuno dei quattro prodotti conferma che contengono quantità inaccettabili di glicole dietilenico e glicole etilenico come contaminanti. Ad oggi, questi quattro prodotti sono stati identificati in Gambia, ma potrebbero essere stati distribuiti, attraverso mercati informali, ad altri paesi o regioni“. L’Organizzazione sta effettuando tutte le indagini del caso, come annunciato da Ghebreyesus. Il direttore ha avvertito che “sebbene i prodotti contaminati siano stati finora rilevati solo in Gambia, potrebbero essere stati distribuiti in altri Paesi. L’Oms raccomanda quindi a tutti i Paesi di rilevare e rimuovere questi prodotti dalla circolazione per prevenire ulteriori danni ai pazienti“.Articoli correlatiinEsteriUsa, la tempesta Debby causa danni e inondazioni: cittadini camminano nell'acqua altainEsteriIn Spagna oltre 150 persone impegnate nella lotta contro un vasto incendioinEsteriScossa di terremoto di magnitudo 5.2 avvertita nel sud della CaliforniainEsteriCrolla hotel in Germania: un morto e otto dispersi tra le macerieinEsteriGuerra in Medio Oriente, Sinwar nuovo capo di Hamas: "Sta a lui decidere sulla tregua a Gaza"inEsteriGuerra Russia-Ucraina, i militari di Kiev colpiscono Kurtz: 5 civili morti
Sinner alla vigilia del Masters 1000 di Montreal: «Saltare le Olimpiadi è stato un colpo al cuore»Usa, aggressione ai danni di 3 studenti palestinesi: arrestato l'autore della sparatoria Parigi 2024, la nuotatrice tedesca sbugiarda i francesi: i sintomi dopo la Senna – Il TempoParigi 2024, Raffaeli bronzo nella ginnastica ritmica: medaglia storicaFerragosto, Coldiretti-Ixè: fuori casa per 1 italiano su 2