Feltri difende il crocifisso: le sue dichiarazioniIl presidente del Coni: "Sono dispiaciuto di questa reazione che comunque resta contraria allo spirito olimpico"Giovanni Malagò - FOTOGRAMMA09 agosto 2024 | 19.35Redazione AdnkronosLETTURA: 2 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} Giovanni Malagò,trading a breve termine presidente del Coni, boccia la protesta inscenata dal Settebello prima del match di pallanuoto Italia-Spagna alle Olimpiadi di Parigi 2024. Gli azzurri, giocatori e staff tecnico, durante l'esecuzione dell'inno hanno dato le spalle al tavolo della giuria: un gesto di dissenso dopo la direzione arbitrale dei quarti di finale, nel match perso ai rigori dagli azzurri contro l'Ungheria. La Federnuoto ha presentato ricorso al Jury d'appello della federazione internazionale e al Tas: entrambi gli appelli sono stati respinti e la gara non è stata ripetuta. "Protesta non condivisibile così come non lo sono state di certo alcune decisioni arbitrali contro l’Ungheria. Lo dico da uomo delle istituzioni e da membro del Cio. Dopo di che da presidente del Coni ricordo e aggiungo che il Coni, insieme alla Federnuoto, ha difeso il Settebello in tutti i gradi di giudizio fino al Tas, massimo organo di giustizia sportiva internazionale", dice Malagò in una nota. "Sono dispiaciuto di questa reazione che comunque resta contraria allo spirito olimpico", aggiunge. A stretto giro, le parole di Paolo Barelli, presidente della Federnuoto. "Il Coni ha appoggiato e ha sottoscritto la protesta della Federazione, seguendo con il capo missione Mornati tutti i passaggi formali. C'è una perfetta cognizione che il Settebello ha subito un'ingiustizia, un errore drammatico per atleti seri che erano venuti qui per vincere una medaglia e che è stata loro portata via per un evidente e grossolano errore di valutazione. Ma i ragazzi vanno compresi", dice Barelli. "Noi come Federazione non eravamo stati informati di questa volontà di protesta che però è stata educata, non provocatoria, non sono automi o macchine telecomandate. Malagò è membro del Cio, è comprensibile il suo punto di vista sull'atteggiamento della squadra, ma sul fatto che il Settebello abbia subito un'ingiustizia siamo coscienti che lui è cosciente. Non sono robot, sono fatti di carne, altri forse avrebbero anche reagito peggio. C'è comprensione del loro disagio", conclude Barelli a Casa Italia. Leggi anche Parigi 2024, Italia-Spagna: la protesta del Settebello prima del match { }#_intcss0{ display: none;}#U11716989556feD { font-weight: bold;font-style: normal;}#U117169895564jF { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11716989556tnB { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11716989556w3G { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11716989556QCC { font-weight: bold;font-style: normal;}
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