Colle dell'Agnello, incidente in moto: Stefano Porretta muore a 30 anniL'anniversarioCinquant’anni di Volkswagen Golf,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock da un successo all'altroNon sono molte le auto che hanno avuto un impatto nella storia paragonabile a quello dell'auto prodotta da VW, uno dei maggiori successi della motorizzazione di massaEnrico Campioni15.07.2024 15:57Senza alcun dubbio non sono molte leauto che hanno avuto un impatto nella storiadelle quattro ruote (e della mobilità in generale) paragonabile a quello dellaVolkswagen Golf, nata giusto cinquant’anni fa. Per molti, più che una macchina,è uno “state of mind”, avendo rappresentato – e lo fa tuttora, per quanto inmisura minore – uno dei maggiori successi della motorizzazione di massa.La vettura tedesca è del resto una delleauto più vendute in assoluto con oltre 37 milioni di esemplari da quando nel 1974 iniziava il viaggiodella Golf che non si è ancora concluso. Mezzo secolo fa nello stabilimento diWolfsburg fu realizzata la prima unità del modello che da quel momento avrebbeavuto la fiducia, in media, di 20'000 automobilisti ogni giorno in giro per ilmondo. Certo doveva sostenere un confronto difficile come quello con un altropilastro della storia automobilistica globale, pure realizzato dallaVolkswagen: il Maggiolino. Tuttavia, forte di qualità indiscusse fin dallaprima generazione, come il comfort, la praticità, le doti stradali e moltoaltro, la Golf ha saputo restare al passo con i tempi e poi evolversi nel solcodi quanto accadeva con i gusti della clientela.Al suo esordio, la compatta al cuisviluppo iniziale collaborò con un ruolo importante Giorgetto Giugiaro, era“spiegata” così dalla comunicazione della marca: “La Golf offre il massimospazio e sicurezza. È orientata senza compromessi alla praticità. La linea dicintura bassa offre al conducente una chiara visione d'insieme, mentre ilcofano spiovente garantisce che la strada proprio davanti al veicolo siavisibile. Il lunotto posteriore si estende molto verso il basso, rendendo laretromarcia molto più semplice”. Si tratta, e chi ne ha posseduta o guidatauna lo sa, di peculiarità che hanno accompagnato il modello sull’arco dei suoicinquant’anni di marcia inarrestabile sugli asfalti (e non solo) terrestri eche, senza alcun dubbio, faranno parte del DNA anche della nuova Golf, la nonadella serie e la prima che dovrebbe essere esclusivamente a trazione elettrica.Il viaggio nella storia della GolfAndando a sbirciare tra le caratteristiche delle singolegenerazioni scopriamo che la prima era lunga 371 centimetri e si caratterizzavaper uno stile spartano e senza infiorettature. Al “millecento” da 50 CV e al“millecinque” da 70 disponibili da subito, nel 1976 si affianca la celebre GTIdi 1,6 litri da 110 CV e poi la prima Golf a gasolio, a cui è seguita nell’82la prima GTD, molto apprezzata dalla clientela. Sempre con la prima serie,venduta in 6,9 milioni d’unità, debutta pure la prima Cabriolet. La VW Golf al suo debutto nel 1974.Nel 1983, a nove anni dall’esordio la compatta VW èaggiornata radicalmente, mantenendo come base un’estrema semplicità estetica. Siallunga di quasi trenta centimetri arrivando a sfiorare i quattro metri e suqueste Golf debuttano soluzioni tecniche importanti come la trazione integralee l’ABS. La cabriolet resta sulla base del vecchio modello. Ne saranno venduti6,3 milioni di unità.La terza generazione debutta nel 1991 e sarà un riferimentoper quel che riguarda la sicurezza, essendo infatti la prima Golf (e la primaVolkswagen) proposta con gli airbag frontali, mentre la carrozzeria cresciutafino a 4,07 metri e il telaio sono realizzati in modo da amplificare laprotezione degli occupanti. Su questa serie, Auto dell’Anno 1992, esordisce ilprimo 6 cilindri, un V6 da 204 CV, e sarà commercializzata un paio d’anni dopo ildebutto anche un modello station-wagon.La terza generazione della Golf ha debuttato nel 1991.Una versione cabrio del 1993La quarta serie arrivata nel 1997 segna un ulterioreallungamento della vettura, che ora tocca i 415 centimetri, mentre a migliorareè soprattutto la qualità e la ricchezza degli interni, rendendoli più“personali” rispetto a quelli delle cugine Seat Leon e Skoda Octavia che sonoassemblate sullo stesso pianale. Su questa Golf debutta il controllo distabilità ESP, mentre arriva una sportiva davvero speciale. Oltre alla GTI da150 CV, in listino appare la R32 a trazione integrale con il V6 da 241 CV.Questa generazione si vedrà “offrire” pure il cambio a doppia frizione DSG esarà prodotta in 4,9 milioni di esemplari.Una "Variant" prodotta nel 1997.Si accorciano ulteriormente i tempi d’esordio tra le varieGolf, che scende ora a cinque anni. La quinta serie cresce ancora fino a 4,2metri, si vede affiancata dalla versione monovolume Golf Plus e la cabriolet prendeil nome di Eos, pur venendo assemblata con la stessa meccanica. Tra le altrechicche di questa generazione figurano i fari bi-xeno, le sospensioniposteriori multilink, la carrozzeria saldata al laser che aumenta la rigidità.Saranno prodotte 3,4 milioni di queste Golf.Nel 2008 arriva la sesta Golf, la prima che non cresce inlunghezza. Si tratta in sostanza di una massiccia evoluzione della precedente,resa più spigolosa, e dotata di sistemi d’assistenza come quello per gliabbaglianti automatici, il parcheggio, la partenza in salita. Sarà pure Autodell’Anno, come nel ’92, mentre la GTI vanta 213 CV e la versione supersportivaR monta un 4 cilindri turbo erogante 270 CV.L'elegante abitacolo della sesta generazione.Passano solo quattro anni e nel 2012 arriva la Golf 7,realizzata sulla base dell’inedito pianale MQB che permette di limitare il pesofino a un quintale, a tutto vantaggio del risparmio di carburante, valutato inun -23%. Con il look vagamente ispirato alla prima Golf, la settima cresce dinuovo fino a 4,26 metri e offre soluzioni come la frenata automaticapost-collisione, il limitatore di velocità adattativo e il sistema di frenatad’emergenza. Nel 2014 arriva la prima variante 100% elettrica, l’e-Golf,affiancata all’ibrida plug-in GTE. Saranno prodotti 6,3 milioni di Golf 7.La e-Golf è stata prodotta per la prima volta nel 2014Il buon successo consente alla settima Golf di durare setteanni, prima di essere sostituita nel 2019 dalla generazione ancora in pienaattività. Si caratterizza per i suoi motori ibridi leggeri e plug-in, ledimensioni restano circa invariate (+2 cm) ma progrediscono notevolmente ledotazioni di serie che prevedono assistente di corsia e frontale, fari a led,climatizzatore automatico. L’aggiornamento di quest’anno ha portato a un nuovosistema d’infotainment e a motori plug-in migliorati, tanto da poter percorrereanche 100 km in modalità elettrica. Finora ne sono state prodotte solo unmilione, penalizzata dalla concorrenza interna della T-Roc, e in parte diT-Cross e di Taigo, che hanno sfruttato il “vento favorevole” ai SUV.
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