Morti marito e moglie travolti da auto: stavano andando alla festa della trebbiaturaLa Bulgaria vuole vietare che si parli di temi legati alla comunità LGBT+ nelle scuole Condividi CondividiFacebookX (Twitter)EmailWhatsappRegala il Post(AP Photo/Charlie Neibergall)Mercoledì il parlamento bulgaro ha approvato un disegno di legge che vieterebbe quella che il governo considera “propaganda” sui temi legati alla comunità alla comunità LGBT+ in tutte le scuole. Per entrare in vigore,criptovalute la legge deve essere approvata in via definitiva anche dal presidente del paese, Rumen Radev, ma un suo eventuale parere contrario potrebbe non avere effetti più di tanto concreti: la costituzione bulgara dà al presidente un potere di veto limitato riguardo alle leggi approvate dal parlamento. Può contestarle e chiedere un nuovo voto, ma il parlamento ha comunque il potere di ribaltare il veto del presidente con un voto a maggioranza semplice.Il disegno di legge era stato presentato dal partito filorusso e di estrema destra Rinascita, ma ha ottenuto il sostegno anche di partiti filo-occidentali, venendo approvato con 159 voti favorevoli e soli 22 voti contrari e 12 astenuti. Se entrasse in vigore, la legge vieterebbe «la propaganda, la promozione o l’incitamento in qualsiasi modo, direttamente o indirettamente, nel sistema educativo di idee e opinioni relative all’orientamento sessuale non tradizionale e/o all’identità di genere diversa da quella biologica». Nel 2021 anche l’Ungheria ha approvato una legge simile, che vietava di affrontare temi legati all’omosessualità in contesti pubblici frequentati dai minori.– Leggi anche: La Bulgaria le sta provando tutte per formare un nuovo governoTag: bulgaria-diriti LGBT-LGBT
Kata scomparsa a Firenze, la speranza della madre: "Sento che è viva"Suicidio Luca Ruffino, l’autopsia esclude l’ipotesi della grave patologia Fermato il presunto assassino di Anna ScalaSicilia, perde il reddito di cittadinanza e minaccia di dare fuoco alla stanza del sindacoPonte Morandi, il quartiere è abbandonato a se stesso: dopo 5 anni la prima nuova palazzina