Feltri su nuovo governo: "Chi vive sperando, muore ca*ando"Tre prototipi e idee per usare l’intelligenza artificiale generativa nel Parlamento italiano. O almeno in una delle due Camere,ETF quella dei Deputati. È il frutto di un lavoro iniziato più di un anno fa e che la scorsa settimana è arrivato a un momento importante:la definizione dei progetti da cui partirà la sperimentazione. Un passo indietro. A novembre del 2022 OpenAI rende pubblica ChatGPT, a oggi l’applicazione più nota di intelligenza artificiale generativa. La vicepresidente della Camera dei Deputati Anna Ascani (Partito Democratico) inizia a ragionare su quali potrebbero essere gli impatti di questa tecnologia sulla politica e i lavori parlamentari.Così, parte una manifestazione di interesse da parte della Camera stessa aperta a università e centri di ricerca per l’individuazione di possibili applicazioni utili ai lavori di Montecitorio. In questi mesi sono arrivati 28 progetti provenienti da 15 realtà. E la scorsa settimana ne sono stati selezionati tre. Il primo si chiama Legislab ed è stato sviluppato dal Politecnico di Milano e dall'Istituto Einaudi. Destinato agli uffici della Camera, è una piattaforma per l'analisi della legislazione italiana e di supporto per il monitoraggio delle leggi. Ai parlamentari è rivolto invece GenAI4Lex, sviluppato da un consorzio di università (Alma Mater, Luiss, Cnr, Università di Torino): è uno strumento per l’ideazione e stesura dei testi legislativi, l'analisi degli emendamenti e dei riferimenti normativi, e la valutazione di compliance del testo rispetto al quadro normativo esistente. Infine è pensato per i cittadini il terzo progetto, DepuChat, sviluppato dall'Università Roma 3 e dall'Università di Firenze. Si tratta di un chatbot che attraverso l'intelligenza artificiale generativa permette di scandagliare dati e informazioni custoditi nei siti della Camera per fornire risposte alle domande relative all'attività dei loro rappresentanti in Parlamento.Anna AscaniPhoto by Samantha Zucchi/Insidefoto/Mondadori Portfolio via Getty ImagesVicepresidente Ascani, ci spiega le ragioni di questo progetto?“Ci siamo resi conto dell’importanza e della rivoluzione che rappresenta l’intelligenza artificiale. Soprattutto dopo le audizioni che abbiamo avuto nei mesi scorsi con le grandi aziende tecnologiche e i viaggi che abbiamo compiuto, con una delegazione del Comitato per l’attività di documentazione della Camera dei Deputati, in Silicon Valley. La convinzione che ne è nata è che la politica non può affrontare da sola questa sfida e così ci siamo aperti al mondo della ricerca e dell’università”.Ora che avete deciso quali sono i progetti vincitori, cosa accade?
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