Giornalista ucciso ad Atene con dieci pistolate da due motociclistiMorte di Gorbaciov,analisi tecnica il leader del Partito Comunista Marco Rizzo festeggia: �...Morte di Gorbaciov, il leader del Partito Comunista Marco Rizzo festeggia: “La aspettavo dal ‘91”La surreale provocazione sulla morte di Gorbaciov da parte del leader del Partito Comunista Marco Rizzo che la festeggia: “La aspettavo dal ‘91” di Giampiero Casoni Pubblicato il 31 Agosto 2022 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataguerrarussiasocial network#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Sulla morte di Mikhail Gorbaciov tiene banco il leader del Partito Comunista Marco Rizzo che la festeggia: “La aspettavo dal ‘91”. Il post di Rizzo scatena l’indignazione di utenti e addetti ai lavori ma l’autore si giustifica: “Frase dadaista”. Insomma, la scomparsa del leader che di fatto mise fine alla Guerra Fredda e che fece “tracimare” l’Urss verso la Russia ha scatenato la gioia di Marco Rizzo. Morte di Gorbaciov, Rizzo festeggiaIl segretario del Partito Comunista, in lizza per il voto del 25 settembre con Italia Sovrana e Popolare ha postato su Twitter una frase con tanto di bottiglia di champagne stappata. Eccola: “Era dal 26 dicembre 1991 che avevo aspettato di stappare la migliore bottiglia che avevo…”. Quella indicata da Rizzo è la data ufficiale nella quale il Soviet delle Repubbliche ratificò le decisioni del presidente dimissionario Gorbaciov, insomma, è la data di morte dell’Urss.Le reazioni sui social e la replica Le reazioni degli utenti non si sono fatte attendere, una su tutte: “Poi ti chiedi perché alcune persone passano e lasciano un segno nella Storia e altre non possono nemmeno rispondere al citofono ‘sono io’ perché non verrebbero riconosciuti nemmeno dai congiunti!”. Dal canto suo fra i giornalisti il direttore de La Stampa Massimo Giannini ha tirato in ballo I Miserabili di Victor Hugo. Rizzo però non ci è stato ed ha replicato: la sua sarebbe stata “una provocazione dadaista” e i suoi accusatori sono ipocriti: “Ci sono persone che muoiono per guerra, per fame, per infortuni, per vaccini. Ogni sacro giorno. Muore uno della banda dei globalizzatori. Metti una bottiglia di spumante, senza esplicitare un nome. Si scatena l’inferno. Di chi? Dei giornaloni”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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