L'appello del M5s sulla TurchiaLa Commissione europea presenta la parte principale del suo tanto atteso pacchetto "Fit for 55", varailnuovomercato perleemissioniechiedediaiutare i Guglielmo che contiene dodici proposte legislative per aggiornare la legislazione esistente in materia di clima, energia e trasporti. L’obiettivo è raggiungere la neutralità climatica al 2050. La Commissione propone che gli Stati membri utilizzino le entrate del nuovo sistema di tassazione e mercato delle emissioni per investire nella decarbonizzazione degli edifici e dei trasporti, con un focus specifico (cioè il 50 per cento degli investimenti totali) sulle famiglie a basso reddito. Il pacchetto dovrà ora essere negoziato dagli Stati membri e dal Parlamento europeo, in un processo politicamente delicato che potrebbe richiedere circa due anni. Nel quadro del Green Deal europeo, l'Europa ha maturato una chiara visione del clima: raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e, per arrivarci, aumentare l'attuale obiettivo di riduzione delle emissioni nette al 2030 dal 40 per cento ad almeno il 55 per cento rispetto ai livelli del 1990. Per trasformare questa visione in realtà, la Commissione europea presenta il 14 luglio la parte principale del suo tanto atteso pacchetto "Fit for 55", che contiene dodici proposte legislative dirette ad aggiornare la legislazione esistente dell'UE in materia di clima, energia e trasporti in conformità con il nuovo obiettivo climatico del 2030, nonché a introdurre misure politiche nuove di zecca per aiutare a raggiungere l'obiettivo. Il primo passo Il "Fit for 55" dovrebbe essere visto come il primo passo di un lungo viaggio, poiché il pacchetto dovrà ora essere negoziato dagli Stati membri e dal Parlamento europeo, in un processo politicamente delicato che potrebbe richiedere circa due anni. In poche parole, la missione principale del pacchetto è quella di trasformare gli anni 2020 in un decennio di trasformazione dell'azione climatica europea, approfondendo e ampliando le azioni di decarbonizzazione a livello economico. Questa missione non potrebbe essere più urgente, poiché continuando semplicemente ad attuare la legislazione climatica dell'UE attualmente in vigore, l'Europa raggiungerebbe una riduzione delle emissioni di appena il 60 per cento entro il 2050, invece della neutralità climatica. Il mercato delle emissioni Tra le proposte più trasformative incluse nel pacchetto figurano la creazione di un mercato del carbonio per gli edifici e il trasporto su strada, la revisione delle regole di tassazione dell'energia dell'UE per riflettere le prestazioni ambientali dei prodotti energetici e dell'elettricità, e il radicale inasprimento degli standard di emissione di CO2 delle nuove automobili, che porterà alla graduale eliminazione delle auto con motore a combustione interna nel 2035. C'è una chiara ragione per cui queste proposte di trasformazione si rivolgono prevalentemente agli edifici e ai trasporti: finora, la politica climatica dell'UE si è concentrata prevalentemente sulla decarbonizzazione del settore elettrico e del settore industriale. Anche come risultato di questa azione politica, le emissioni del settore elettrico sono diminuite rapidamente, e anche le emissioni del settore industriale sono diminuite, anche se in misura minore. Al contrario, anche a causa di un'azione più debole della politica climatica dell'UE, le emissioni nel settore degli edifici non sono diminuite in modo significativo, mentre le emissioni nel settore dei trasporti sono aumentate costantemente. Edifici e auto Questa è la ragione per cui il pacchetto "Fit for 55" ha al suo centro l'obiettivo di portare anche i trasporti e gli edifici a bordo del processo di decarbonizzazione dell'UE. Poiché i due settori rappresentano rispettivamente il 22 per cento e il 35 per cento delle emissioni dell'Ue, la loro decarbonizzazione è essenziale per l'UE per raggiungere i suoi obiettivi climatici. Ma promuovere la decarbonizzazione in questi settori non sarà facile, anche perché questo comporterà che i cittadini paghino un costo più alto per i combustibili che consumano nelle loro auto e nelle loro case. Questa trasmissione dei costi di decarbonizzazione alle famiglie e alle piccole e medie imprese rappresenta un punto politico delicato, e molto probabilmente sarà al centro di accesi negoziati nei prossimi due anni. Redditi bassi Nella sua proposta, la Commissione europea riconosce gli inevitabili effetti distributivi delle misure, e per questo motivo propone che gli Stati membri utilizzino le entrate del sistema per investire nella decarbonizzazione degli edifici e dei trasporti, con un focus specifico (cioè il 50 per cento degli investimenti totali) sulle famiglie a basso reddito. Tuttavia, molti nel parlamento europeo e nel Consiglio europeo penseranno che questo non è sufficiente per proteggere i più vulnerabili dagli impatti della misura, e faranno notare che un mix di incentivi più forti per la ristrutturazione degli edifici e la diffusione dei veicoli elettrici e standard ambientali più forti per gli edifici e le auto faranno meglio il lavoro. Il cambiamento Questa dimensione distributiva della politica climatica rappresenta probabilmente la più grande sfida che i politici europei dovranno affrontare negli anni a venire. Il "Fit for 55" spinge l'azione di decarbonizzazione dell'Ue a una marcia più alta, segnando l'entrata visibile della politica climatica nella vita quotidiana di tutti i cittadini e delle imprese europee. Assicurare che la transizione sia socialmente equa diventa quindi l'elemento più importante per renderla di successo nel lungo periodo. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediSimone Tagliapietra Fellow presso il think-tank economico europeo Bruegel di Bruxelles, insegna presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
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