Silvio Berlusconi: la sua vita diventa un musicalMilano in retromarcia,investimenti stop alle registrazioni all'anagrafe dei figli di copp...Milano in retromarcia, stop alle registrazioni all'anagrafe dei figli di coppie omogenitorialiColpo gobbo dell'esecutivo Meloni e Milano per rima ne risente, stop alle registrazioni all'anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali di Giampiero Casoni Pubblicato il 14 Marzo 2023 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatagaygovernoMilano#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiRegistrazioni di figli “omogenitoriali” stopLe parole del sindaco Beppe SalaCrocini e il “pressing del governo Meloni”Milano indietro tutta, stop alle registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali. Il governo spegne l’arcobaleno e Beppe Sala mastica amaro: “Questo è un passo indietro politico e sociale”. Ma cosa sta succedendo? Che da quanto riferiscono alcuni media l’esecutivo ha bloccato la registrazione dei figli delle famiglie arcobaleno all’anagrafe in Italia.Registrazioni di figli “omogenitoriali” stopOvviamente Milano, che da questo punto di vista è uno dei Comuni maggiormente “prog” d’Italia sulle trascrizioni di bimbi e bimbe nati da coppie omogenitoriali, è forse la realtà che in termini numerici pagherà di più. In buona sostanza il sindaco Beppe Sala si è trovato di fronte ad un baratro nel suo mandato ed è stato “costretto al passo indietro rispetto a quanto deciso negli anni scorsi in assenza di una legislazione sul tema”. Lo stop arriva dalle Prefetture e c’è poco da fare, Sala “ci deve stare”.Le parole del sindaco Beppe SalaMa non senza dire la sua: “Questo a mio parere è un passo indietro evidente dal punto di vista politico e sociale, e mi metto nei panni di quei genitori che a Milano pensavano di poter contare su questa possibilità”. E ancora: “La registrazione non dipende solo dalla volontà politica, è un atto che ha a che fare, logicamente, con l’apparato amministrativo del Comune e io, vista anche la presa di posizione della Procura, non posso esporre un funzionario comunale a rischi personali di natura giudiziaria“. Sala lo ha detto nel suo podcast ‘Buongiorno Milano’.Crocini e il “pressing del governo Meloni”Gli ha fatto eco Alessia Crocini, presidente di “Famiglie arcobaleno”, che ha detto: “Il sindaco di Milano ha dovuto cedere al pressing del governo Meloni e alla fine la decisione è arrivata dolorosa e ingiusta. Il sindaco Sala ci ha comunicato che bloccherà le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita italiani con due mamme, come garantito negli ultimi anni nel capoluogo lombardo”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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