Tragedia in Bangladesh per le piogge monsoniche: almeno 25 mortiNel 2021,BlackRock Italia alcuni abitanti della regione russa della Jacuzia, nell'est del Paese, fecero una scoperta eccezionale: un lupo perfettamente conservato nel permafrost, venuto alla luce a causa dello scioglimento dello strato superficiale di suolo ghiacciato. Oggi, grazie a Business Insider (che ha tradotto il comunicato degli scienziati che stanno lavorando sull'esemplare), sappiamo qualcosa di più su questo reperto, che fa il paio con altri ritrovamenti simili avvenuti negli ultimi anni, sia in Russia sia in Canada. Scienza La fusione del permafrost rivoluziona i fondali artici conseguenze positive del cambiamento climatico. Non è un caso se queste scoperte si stanno moltiplicando negli ultimi anni: l'aumento delle temperature globali sta portando allo scioglimento del permafrost un po' in tutto il mondo; è una pessima notizia dal punto di vista climatico, ma tocca ammettere che ha anche dei lati positivi, perché permette di accedere a reperti che altrimenti sarebbero rimasti intrappolati nel suolo ghiacciato. Ambiente Il "lato positivo" della siccità? Il ritrovamento di fossili straordinari Il lupo della Jacuzia è eccezionale anche perché considerato il nuovo "esemplare più completo mai trovato", battendo in questo modo quello del Canada: l'animale è perfettamente mummificato, con denti e pelo ancora intatti; persino alcuni degli organi interni si sono conservati. Si tratta di un lupo vissuto nel Pleistocene, 44.000 anni fa; era un maschio adulto e apparteneva a una specie diversa da quella dei lupi attuali, e di dimensioni maggiori. Cosa c'è dentro il lupo? Il perfetto stato di conservazione del lupo della Jacuzia permetterà di effettuare una serie di analisi approfondite, a partire da quelle a livello genetico. L'analisi dei suoi denti ci ha già permesso di stabilire che era un adulto, e che con ogni probabilità si nutriva dei grandi erbivori che trovava nel suo habitat: mammut, rinoceronti lanosi, renne e cavalli. Scienza Jurassic Park virale: nelle ossa di Neanderthal sono stati ritrovati virus comuni ancora oggi Perché lo studiamo? Secondo gli esperti, i resti di alcune delle sue prede potrebbero ancora trovarsi nei suoi intestini, dove potremmo trovare anche tracce di batteri e virus ed eventuali altri parassiti che lo infestavano – microrganismi che con ogni probabilità sono ancora sconosciuti, e che secondo i ricercatori russi (che stanno compiendo analisi analoghe su resti di orsi, cavalli e lepri ritrovati sempre nel permafrost) potrebbero rivelarsi avere una loro utilità per lo sviluppo di nuovi farmaci.
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