Carta acquisti alimentari: a quanto ammonta e a chi spettaUn incendio divampato nel Jasper National Park,analisi tecnica nella provincia di Alberta, in Canada, si esteso a tal punto da generare, attraverso le fiamme e il calore, una propria nube temporalesca - un pirocumulonembo. Se a una lettura superficiale potrebbe sembrare una buona notizia, perché l'acqua spegne il fuoco, è bene precisare che questi sistemi nuvolosi di rado producono pioggia (o comunque, con scarsi effetti), mentre liberano venti intensi, lampi, persino tornado. Elementi che contribuiscono alla diffusione ulteriore delle fiamme. L'incendio a Jasper: un disastro "oltre ogni comprensione" L'incendio che ha lambito e devastato la cittadina di Jasper, un'attrazione turistica mondiale nel cuore delle Montagne Rocciose Canadesi e all'interno del Jasper National Park, consta di almeno 170 roghi, di cui una settantina definiti "fuori controllo", con fiamme alte fino a 122 metri che avanzano mangiando 15 metri di vegetazione al minuto. Venticinquemila persone tra residenti e turisti sono state fatte evacuare, e si stima che i danni potrebbero riguardare tra il 30 e il 50 per cento delle strutture. Come riportato dal New York Times, negli ultimi giorni l'incendio è divenuto più intenso e distruttivo a causa della formazione di un pirocumulonembo, un cumulonembo che si forma al di sopra di intense fonti di calore, come appunto gli incendi boschivi. Ambiente Perché il fuoco è importante per l'uomo Pirocumulonembi: che cosa sono? I pirocumulonembi o pyroCbs sono nubi di fumo che si formano per la risalita dell'intenso calore sviluppato dagli incendi su larga scala. Queste formazioni possono provocare violenti temporali, poveri di pioggia ma ricchi di lampi e venti molto intensi, che non riescono a domare le fiamme, ma al contrario, le alimentano, trasportando lontano i tizzoni ardenti. Il calore generato dall'incendio riscalda rapidamente l'aria sovrastante, che comincia a salire. Questa forte corrente ascensionale attira fumo e calore nell'alta atmosfera come un camino, fino a quote anche superiori ai 12.000 metri, più in alto di quelle a cui viaggiano i voli commerciali. A quelle altezze, l'umidità inizia a condensare attorno alle particelle di fumo, formando grosse e panciute nubi di colore bianco. L'umidità e i venti sono quindi sospinti verso la superficie, dove però la poca acqua è rapidamente risucchiata prima che possa raggiungere il suolo, mentre i venti spingono le fiamme anche a grandi distanze. Potete osservare un modello in 3D della formazione dei pirocumulonembi in questo progetto multimediale del New York Times, relativo a un terribile incendio divampato in California nel 2021. Pirocumulonembi: gli effetti al suolo e in atmosfera Quando si sviluppano queste condizioni gli incendi diventano ingovernabili: i vigili del fuoco sono costretti a operare in condizioni ad alto rischio, per via dei venti estremi e di un'aria talmente satura di cenere da assomigliare a quella che segue una potente eruzione vulcanica. Gli aerosol sospinti così in alto in atmosfera possono persistere per settimane o mesi, riducendo la quantità di luce solare che arriva a terra con un effetto paragonabile a quello di un inverno nucleare. Affinché il pirocumulonembo si dissipi occorre aspettare che la nube perda parte del vapore che la alimenta e che inizi a diradarsi. Tecnologia Come funzionano gli aerei antincendio Canadair? Temporali da incendio: c'entra la crisi climatica? Il fenomeno dei pirocumulonembi è diventato oggetto di studio soltanto di recente: i primi dati raccolti risalgono al 2013 e - anche se il sospetto c'è ed è forte - è ancora presto per poterli collegare con certezza ai cambiamenti climatici. Di certo la crisi climatica crea le condizioni di siccità e di elevate temperature ideali per il divampare di frequenti e violenti incendi boschivi, e più questo avviene, maggiori sono le opportunità di incorrere in un fenomeno di questo tipo. Nel 2023, la stagione degli incendi in Canada ha generato 142 tempeste di fuoco di questo tipo; nel 2021, erano state 50. Nel mese di ottobre 2024 partirà uno studio quinquennale finanziato dalla NASA per analizzare gli effetti dei pirocumulonembi sul clima globale: la ricerca potrà avvalersi di due tipi di aerei, uno in grado di volare 21.000 metri sopra queste nubi (pilotato da equipaggio munito di tute spaziali), e un altro capace di passare attraverso gli strati superiori di questi temporali. Nel frattempo si lavorerà a sistemi più accurati di previsione dei pirocumulonembi, che peschino dalla scienza degli incendi e dalla meteorologia.
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