«Cimici dei letti nelle valigie e nei vestiti, sono sempre con noi. E sopravvivono senza cibo per un anno»: l'allarme dell'entomologoCristina Siciliano Chiara Ferragni è tornata sui social con un video per spiegare le ultime decisioni imprenditoriali. Dopo aver rinunciato al ricorso contro la multa da 1 milione di euro che l'Agcm aveva inflitto alle sue società Tbs Crew e Fenice Srl,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella l'imprenditrice digitale è riuscita a raggiungere un accordo con l'Antitrust per chiudere il caso delle uova di Pasqua con il suo logo vendute nel 2021 e 2022. Sull'accordo Ferragni-Antitrust ha detto la sua anche l'avvocato e presidente di Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona.Le parole dell'avvocato Massimiliano Dona«Chiara Ferragni rinuncia all’appello del Pandoro-Gate, era stata condannata a pagare una multa, aveva fatto ricorso e la notizia di ieri è che ha rinunciato all’impugnazione - ha sottolineato l'avvocato Massimiliano Dona - . E proprio oggi l’autorità antitrust su un’altra procedure che riguarda le Uova di Pasqua dice che con Chiara si è trovato un accordo per quello che possiamo considerare un patteggiamento. Di fatto le società di Chiara Ferragni si impegnano a fare delle cose, fra cui versare un milione e duecentomila euro ad un’importante realtà che assiste i bambini in cambio della chiusura dell’istruttoria».«L'autorità Antitrust non approfondirà la sua indagine e non arriverà a una condanna perché per l’appunto si è trovato questo accordo che tecnicamente si chiamano impegni - ha continuato -. Ma qual è il punto? Che questa soluzione serve ad evitare una condanna che invece sarebbe stata molto utile non soltanto per segnare un precedente per casi analoghi, ma anche per consentire a tutte le persone concretamente danneggiate di agire a tutela dei propri diritti».«Messaggio sbagliato»«Oggi benvenga la beneficenza nei confronti dei bambini bisognosi, ma si preclude questa possibilità ad eventuali interessati - ha concluso -. Ed ecco perché noi non siamo molto d’accordo con questo strumento che pure è legittimo che l’autorità antitrust adotti, ma in qualche modo è una soluzione che spiega che pagando si può uscire dai guai. E non mi sembra il miglior messaggio che si possa dare su un tema così delicato». Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Luglio 2024, 18:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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