Previsioni meteo, in arrivo un'irruzione di aria articaEconomia>A che età si va in pensione: differenza tra uomini e donneA che età si va in pensione: differenza tra uomini e donneIn Italia cambia a che età si va in pensione dopo la legge Fornero. Sono presenti delle differenze tra l'età pensionabile di uomini e donne.di Redazione Notizie.it Pubblicato il 7 Marzo 2018 alle 09:00 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatainpspensioni#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiA che età si va in pensione in italiaPensione uominiPensione donneNovità previsteIl sistema pensionistico in Italia prevede delle differenze di età anagrafica e di annualità di contribuzione che uomini e donne devono avere per poter accedere alla pensione. In questo articolo si fornisce un quadro sulla normativa che disciplina la previdenza in merito a che età si va in pensione.A che età si va in pensione in italiaDal 2017 le regole per andare in pensione per i lavoratori iscritti alla previdenza pubblica cambieranno in modo sensibile. Le novità introdotte dalle legge di bilancio per il 2017 fa decorrere dal 1 maggio 2017 gli strumenti per anticipare l’età pensionabile, per quattro categorie di lavoratori che si trovano in condizione di oggettiva difficoltà come disoccupati, invalidi, lavoratori con familiari invalidi e addetti a mansioni particolarmente usuranti. Si tratta dell’Ape agevolato, fruibile dall’età di 63 anni ma che richiede un minimo di contributi che va dai 30 o 36 anni di contributi, e la quota 41 per coloro che hanno lavorato almeno per 12 mesi prima del compimento di 19 anni.Pensione uominiPrima della riforma Monti del 2011 i requisiti per accedere alla pensione erano legati o all’età anagrafica oppure alla combinazione dell’età anagrafica e i contributi lavorativi versati. Gli uomini potevano andare in pensione all’età di 65 anni con 20 anni di contributi versati. Con la legge Fornero è il lavoratore dipendente pubblico va in pensione a 66 anni e 7 mesi, il lavoratore dipendente privato a 66 anni e 7 mesi e lavoratore autonomo a 66 anni e 7 mesi. La pensione anticipata per gli uomini è possibile se si accumulano 42 anni e 10 mesi di contributi versati. I professionisti che sono iscritti alle Casse previdenziali autonome seguono le regole della propria Casa.Pensione donnePrima della legge Fornero le donne andavano in pensione a 60 anni con 20 anni di contributi versati. Successivamente la lavoratrice dipendente pubblico a 66 anni e 7 mesi, la lavoratrice dipendente privata a 65 anni e 7 mesi e la lavoratrice autonoma a 66 anni e 1 mese. La pensione anticipata per le donne è prevista se hanno versato 41 anni e 10 mesi di contributi. La legge prevede anche l’opzione donna che distingue lavoratrici dipendenti che possono andare in pensione a 57 anni d’età e 35 anni di contributi e lavoratrici autonome che possono accedere alla pensione a 58 anni con 35 anni di contributi versati.Novità previsteSempre dall’inizio del 2017 è stato introdotto il cumulo dei periodi assicurativi, che consentirà a chi ne beneficerà di mettere assieme tutta la contribuzione mista cioè accreditata presso diverso gestioni delle previdenza obbligatoria, quindi anche le cosiddette casse professionali, per raggiungere i requisiti contributivi per conseguire la pensione di vecchiaia o andare in pensione anticipatamente.A partire dal 2018 non ci saranno distinzioni di sesso e lavoro e tutti, uomini e donne, accederanno alla pensione a partire dal 66 anni e 7 mesi. Le eccezioni previste riguardano i lavoratori del settore privato che potranno andare in pensione con 35 anni di contributi se hanno accumulato i requisiti entro il 31 dicembre 2012 e le lavoratrici dello stesso settore che potranno andare in pensione a 60 anni con 20 anni di contributi se hanno accumulato i requisiti entro il 31 dicembre 2012.E’ previsto l’adeguamento in base alla speranza di vita rilevata dall’ISTAT, prima ogni 3 anni e dal 2019 ogni due anni.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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