Tra cieli, fuochi e progresso: il grande Ottocento partenopeoEconomia>Cgia: "Pnrr?Guglielmo In arrivo fondi superiori alla norma. Rischi per l'Italia"Cgia: "Pnrr? In arrivo fondi superiori alla norma. Rischi per l'Italia"Cgia lancia l'allarme: "In arrivo fondi Ue del Pnrr superiori alla norma. Rischi per il nostro Paese"di Andrea Picariello Pubblicato il 8 Aprile 2023 alle 14:42 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataEconomia#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Dall’Ue sono in arrivo fondi, con il Pnrr, superiori ben 4,5 volte rispetto alle risorse di norma a disposizione dell’Italia. La Cgia di Mestre lancia l’allarme attraverso uno studio: ecco i rischi che potrebbe affrontare il nostro Paese.Lo studio della Cgia evidenzia: “L’Italia rischia di perdere grossa quantità di fondi“Nello studio in questione, la Confederazione degli artigiani sposta l’attenzione sui fondi di coesione, in particolare quelli relativi al periodo 2014-2020: entro la fine dell’anno l’Italia rischierebbe di perderli, nonostante la spesa ipotetica per l’impiego delle risorse disponibili risulti piuttosto ‘contenuta’, assestandosi sui 9 miliardi di euro.Inoltre il nostro Paese, tra il 2023 e il 2026, dovrà spendere in media 42 miliardi di euro l’anno per mettere a segno tutti i progetti previsti dal Pnrr, come osserva la Cgia. Secondo il parere degli autori di questo studio però il raggiungimento di quest’obiettivo risulterebbe “quasi impossibile“, considerata questa cifra 4,5 volte superiore alla precedente.Lo studio messo in piedi dalla Confederazione degli artigiani sviscera nel dettaglio tutti i numeri: dei 64,8 miliardi di euro di fondi europei di coesione messi a disposizione dell’Italia nel periodo 2014-2020, tra cui 17 di cofinanziamento nazionale, 29,8 sono ancora nelle casse.L’ipotesi è che le istituzioni italiane si troverebbero costrette a restituire la somma se non verrà impiegata entro la fine del 2023. Dovessero invece riuscirci, risulterebbe come se ogni anno di questi sette il Paese avesse speso 9 miliardi di euro.Per quanto riguarda il Pnrr invece, tra il 2021 e il 2026 l’Italia dovrà investirne 191,5, pari a una spesa media che ne consenta l’utilizzo complessivo di 42 miliardi di euro l’anno nel periodo 2023-26. La Cgia però non ne sarebbe convinta: “Se stiamo arrancando nel metterne a terra 9 di fondi Ue all’anno, come faremo a spenderne addirittura 42 con il Pnrr, ovvero 4,5 volte tanto?“.LEGGI ANCHE: Pnrr: Calenda, ‘se falliamo perdiamo ogni credibilità in Ue’LEGGI ANCHE: Pnrr: Silvestri, ‘occasione storica, offriamo aiuto a Governo in confusione’Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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