Il ciclone Thor sull'Italia ancora per dieci giorniCovid,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock Boccia: "Lockdown e chiusura regioni? Stiamo ragionando"Covid, Boccia: "Lockdown e chiusura regioni? Stiamo ragionando"Il ministro Boccia sottolinea il no al lockdown e al blocco delle regioni espresso dal governo nel nuovo dpcm. L'Italia resta aperta, ma monitorata. di Riccardo Castrichini Pubblicato il 13 Ottobre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataCoronavirus#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Il ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia, dice no al lockdown e al blocco delle regioni in questa fase dell’emergenza coronavirus. Lo ha fatto hai micorfoni di Sky Tg24 sottolineando come le misure siano al momento fuori luogo e confermando dunque la linea già più volte ribadita nei giorni scorsi da altri esponenti di spicco del governo. Al termine della conferenza Stato Regioni tenutasi nella serata di ieri, 12 ottobre, il ministro ha inoltre ribadito come i singoli territori possano adottare solo delle misure più restrittive nelle proprie aree di competenza rispetto alle linea guida tracciate dal governo centrale. “Se c’è un focolaio possono intervenire con l’aiuto sempre dello Stato – precisa Boccia – Se c’è necessità di intervenire ancor più puntualmente lo facciamo, ma in questo momento non c’è necessità di ipotizzare una chiusura tra regioni”.LEGGI ANCHE: Italia in fase arancione, con la rossa scatta il lockdown: i 4 scenariBoccia: “No al lockdown e blocco regioni”Alla base della scelta del governo di dire no al lockdown e al blocco delle regioni c’è il fatto che al pur crescente numero di nuovi contagi non corrisponda un effettivo sovraccarico delle strutture sanitarie, soprattutto in riferimento ai posti di terapia intensiva. La situazione, per stessa ammissione del ministro Boccia, verrà constantemente monitorata e dunque solo in caso di aggravamento dell’attuale condizione si interverrà in maniera più decisa.La scuola e il lavoro, dunque, non si fermano. Boccia lo ha ribadito in un altra intervista a Radio Anch’io: “L’Italia è a pieno regime e noi dobbiamo difendere lavoro e scuola e dobbiamo farlo con tutte le forze che abbiamo e per farlo serve costruire una trincea prima degli ospedali. E’ evidente – ha concluso il ministro – che noi stiamo facendo tutto questo perché vogliamo che lavoro e scuola vengano protetti e tra lavoro, scuola e divertimento e una partita di calcetto, c’è qualche irresponsabile che pensa sia meglio la partita di calcetto”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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