Il Papa è andato a incontrare i giostrai di Ostia insieme a suor GenevièveIl consulente politico democratico Steve Kramer rischia l’enorme multa di 6 milioni di dollari per uso improprio dell’intelligenza artificiale allo scopo di inquinare le elezioni politiche. Kramer è stato individuato come “mandante” delle telefonate finte con la voce di Joe Biden che migliaia di elettori del New Hampshire avevano ricevuto a gennaio in occasione delle primarie dello Stato. L’operazione sarebbe stata progettata con la collaborazione un ambiguo “mentalista” di nome Paul Carpenter e realizzata attraverso il fornitore Lingo Telecom (multato per 2 milioni). Un Biden fake ha chiamato migliaia di persone: è stata una oscura società texanaIl messaggio preregistrato,Campanella con una voce del tutto identica a quella di Biden, suggeriva agli elettori di non votare alle primarie, in una gravissima interferenza elettorale.La Federal Communications Commission ha stabilito multa di 6 milioni di dollari per dare un segnale forte contro l’uso dei deepfake che minano la democrazia. Kramer potrà ancora rispondere e discutere del suo caso, modificando eventualmente la decisione dell’agenzia. Deve risponde in tutto di 13 capi di imputazione.“Il New Hampshire resta impegnato a garantire che le nostre elezioni rimangano libere da interferenze illegali e la nostra indagine su questa questione rimane in corso – ha dichiarato il procuratore generale del New Hampshire John Formella in una nota – Spero che le nostre rispettive azioni di controllo inviino un forte segnale deterrente a chiunque possa prendere in considerazione l’idea di interferire con le elezioni, attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale o in altro modo”.
Il 2024 (probabilmente) l'anno più caldo di sempreConvivenze e relazioni "complesse". Ma la voglia di matrimonio c'è «Cimici dei letti nelle valigie e nei vestiti, sono sempre con noi. E sopravvivono senza cibo per un anno»: l'allarme dell'entomologoAvanzata Ucraina in Russia, Kiev mostra i muscoli e Ue dice ok: l'obiettivoIl chirurgo dei vip (da Brad Pitt a Sharone Stone): «Il filler è un problema, meglio evitare. Ecco quando dico no ai pazienti»