Donna di 81 anni trovata morta nella sua casa a Siena: si indaga per omicidioL’attaccante piace a molti,ETF per il difensore inglese dubbi sulla tenuta fisica. Anche i prodotti del vivaio possono partire e resta il nodo Karsdorp Andrea Pugliese Giornalista 7 agosto - 09:30 - MILANO Circa 90 milioni, un investimento massiccio come dalle parti di Trigoria non si vedeva da tempo. Ma prima di comprare ancora, adesso è arrivato il momento di vendere. Perché nel mercato funziona così, ci sono momenti in cui vai a caccia di scintille e altri in cui devi ottimizzare le risorse. E se la Roma si gode i suoi nuovi talenti (ieri nel ritiro inglese è arrivato anche Dovbyk, che ha ottenuto il visto insieme a Shomurodov), i prossimi giorni sono quelli in cui si cercherà di andare alla cassa. È ovvio che non tutti partiranno, bisogna vedere le dinamiche di mercato e le potenziali offerte. Ma nella rosa attuale ci sono nove giocatori che potrebbero anche salutare la truppa. O magari restare, chissà... gli esuberi della roma— È chiaro che quando si pensa alle partenze si pensa subito a quei giocatori che sulla carta non rientrano nel progetto tattico. Il primo è ovviamente Rick Karsdorp, rimasto a Trigoria ad allenarsi da solo, uno che ha rifiutato le lusinghe turche (Besiktas e Trazonspor) e greche (Aek Atene). Il suo percorso alla Roma si è oramai concluso, ma l’olandese non vuole perdere neanche un euro rispetto ai 2,2 milioni di euro più bonus che guadagna in giallorosso. E allora diventa difficile, ma una soluzione si troverà. Come per Shomurodov, Solbakken e Darboe, tre che sono destinati ad andare altrove. Sull’ubzeko c’è forte il Verona, Darboe piace a Frosinone e Salernitana (oltre alla Sampdoria, dove ha giocato nella scorsa stagione) mentre per l’attaccante norvegese si cercano acquirenti (si era interessato il Malmoe, ma anche qui lo stipendio rappresenta un ostacolo). In bilico poi c’è anche Kumbulla, che alla fine può andar via ancora in prestito (piace al Parma, ad esempio) se non si troveranno prima società pronte a crederci fino in fondo. Gli inglesi— E allora i soldi, quelli veri, possono arrivare da altre parti. Ad iniziare da Tammy Abraham, che piace al Milan ma su cui potrebbe piombare anche l’Atalanta, dopo l’infortunio di Scamacca. Abraham ha estimatori in Inghilterra (il West Ham su tutti), ma allo stato attuale preferisce restare in Italia. La Roma lo valuta 30 milioni e per ora ragiona solo su offerte cash, senza contropartite tecniche. Venderlo vorrebbe dire liberarsi anche di uno stipendio pesante (con i bonus quasi 6 milioni di euro, anche se su di lui ci sono ancora gli effetti del Decreto crescita). Esattamente come quello di Smalling, che guadagna invece 3,8 più bonus. Su di lui i dubbi sono sulla tenuta fisico-atletica, altrimenti Chris sarebbe ancora una colonna della squadra. Il mercato in Arabia Saudita chiude per ultimo, addirittura il 6 ottobre. E chissà che da lì non arrivino novità, magari anche molto prima...Gioca a Fantacampionato, il fantaconcorso di Gazzetta con 300.000€ di montepremi! Sfida i migliori fantallenatori d’Italia. Per iscriverti CLICCA QUI Le plusvalenze— E poi ci sono i due prodotti del vivaio, Zalewski e Bove, il cui destino è ancora tutto da scrivere. Zalewski ha un contratto in scadenza a giugno, di rinnovo finora non si è mai parlato e la Roma continua a cercare da quella parte un esterno alto che salti l’uomo, giochi sulla linea e crei superiorità numerica. Per Bove il discorso è diverso, dipende anche dalla voglia di giocare del ragazzo. È evidente che in questo scacchiere Edoardo sia il quinto centrocampista, dietro Paredes, Cristante, Le Fée e Pellegrini. Ma per lui la Roma non fa sconti, ci vogliono almeno 16-18 milioni di euro. La Fiorentina è interessata, ma a cifre diverse. Da qui a due settimane, però, potrebbe cambiare anche qualcosa. Se non tutto. Calciomercato Roma: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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