Incidente sul lavoro in Umbria: uomo morto mentre puliva un vetroRapina a LuganoSpari in centro,ETF agente scagionatoIl procuratore generale Andrea Pagani ha decretato l'abbandono del procedimento penale – Il primo colpo è stato esploso per legittima difesa, il secondo a causa di un urto con il braccio del rapinatore – Valenzano Rossi: «Mi rallegro dell'esito degli accertamenti»© T-Press/Pablo Gianinazzi Nico Nonella08.08.2024 10:20È stato scagionato l'agente della Polizia comunale di Lugano intervenuto per sventare la rapina in centro a Lugano dello scorso 2 luglio e finito sotto inchiesta penale per aver esploso due colpi di pistola. Il procuratore generale Andrea Pagani ha concluso gli accertamenti relativi all'utilizzo dell'arma di servizio da parte del poliziotto, che era intervenuto sul posto insieme a una collega, e ha decretato l'abbandono del procedimento in relazione alle ipotesi direato di tentato omicidio intenzionale, tentate lesioni gravi ed esposizione apericolo della vita altrui. La decisione del magistrato, ha reso noto il Ministero pubblico, si è basata su una «minuziosa ricostruzione deifatti basata su interrogatori, filmati dell'accaduto e su un attento esamedegli atti». In particolare, sono state approfondite in sede di istruttoria le due azioni che,in momenti distinti, hanno portato l'agente a esplodere due colpi con la pistola di ordinanza. In entrambi i casi, Pagani ha stabilito che l'agire del poliziotto è stato corretto.Più in dettaglio, nel primo caso (avvenuto quandola rapina era in corso e tutti i quattro autori si trovavano ancora all'internodel negozio), le immagini della videosorveglianza interna della gioielleria ele dichiarazioni dei protagonisti permettono di ritenere «perfettamenteaccertato» che l'agente di polizia ha sparato un secondo dopo che uno deirapinatori, con il dito sul grilletto, gli aveva puntato addosso una pistola dauna distanza stimabile attorno al metro. Era dunque in essere una «minacciaingiusta» di un'aggressione imminente alla sua vita. Egli ha pertanto agito perlegittima difesa esimente. Il colpo è stato deviato dal vetroantiproiettile della porta della gioielleria e si è conficcato nel muro del locale. Nessuno è rimasto ferito.Per quanto riguarda invece il secondo sparo, avvenuto durante la successiva colluttazione in via Pessina, èstato accertato che il colpo è partito inavvertitamente nel contesto del corpoa corpo, quando il rapinatore ha alzato un braccio per ripararsi urtando con lamano la pistola impugnata e/o la mano dell'agente. Questi non ha dunque agitocon dolo (nemmeno eventuale) con la conseguenza che per questa secondafattispecie non risultano adempiuti gli elementi soggettivi dei reati ipotizzati.Va precisato che in assenza di feriti e/o di morti, a livello giuridico non possono entrare in considerazione gli addebiti di lesioni colpose o di omicidio colposo. Questi reati non possono infatti essere commessi nella forma del tentativo.«Confermata la correttezza del loro intervento»«Mi rallegro dell'esito degli accertamenti», ha commentato a caldo la capodicastero Sicurezza di Lugano, Karin Valenzano Rossi. «Gli agenti hanno dato prova di efficienza e coraggio e naturalmente mi fa molto piacere veder confermata la correttezza dell'intervento anche dal profilo penale».In questo articolo: LuganoLuganese
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