Ale Agostini, relatore SEO&love 2020Contratto mense,Campanella le multinazionali chiedono di uscire: cos'è successo?Contratto mense, le multinazionali chiedono di uscire: cos'è successo?Le maggiori aziende di ristorazione collettiva decidono di non rinnovare il contratto nazionale mense di settore, le multinazionali vogliono uscire dal contratto? di Erika Malandra Pubblicato il 4 Giugno 2024 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataalimentazionescuola#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Le principali aziende di catering che gestiscono le mense di numerose strutture a Roma, come ospedali, scuole e aziende, hanno comunicato la decisione di non prendere più parte ai tavoli negoziali per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore.Contratto mense, le multinazionali chiedono di uscire: cos’è successo?Tale scelta potrebbe comportare un peggioramento delle già critiche condizioni lavorative degli addetti impiegati nelle mense aziendali, scolastiche e ospedaliere della Capitale.Attualmente, molti di questi lavoratori si trovano ad operare con contratti part-time che prevedono orari ridotti, talvolta di sole 15 o 20 ore settimanali suddivise su 5 giorni lavorativi, e retribuzioni nette orarie di circa 6 euro. Un compenso decisamente inadeguato, che si accompagna a turni di lavoro frammentati e a prospettive professionali assai limitate.Contratto mense, multinazionali chiedono di uscire dal contratto: cos’è successo?L’uscita delle maggiori realtà imprenditoriali del settore dai tavoli negoziali per il rinnovo del contratto collettivo nazionale rischia di compromettere ulteriormente i già fragili diritti e le tutele minime garantite ai circa 10.000 addetti delle mense romane. Senza un’intesa condivisa con le parti datoriali, infatti, diventa arduo immaginare un miglioramento delle condizioni economiche e normative per una categoria di lavoratori che svolge un servizio essenziale per il funzionamento di numerose realtà capitoline, dall’ambito scolastico a quello ospedaliero e aziendale.Articoli correlatiinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in FranciainCronacaUfo avvistato a Ibiza: un video su TikTok mostra l'oggetto volante non identificato
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