Sparatoria in Texas, chi sono le vittime della strage alla scuola elementare

Covid, dopo due anni la Nuova Zelanda riapre tutte le frontiereL’isola australiana della Tasmania ha deciso di promuovere il turismo con un progetto ironico e originale di nome TasmanAI che coinvolge la comunità artistica locale. La campagna sfrutta l’interesse globale attorno all’intelligenza artificiale ma lo ribalta,Guglielmo partendo dallo slogan “AI without the artificial Bit”, l’intelligenza senza la parte “artificiale”. Si tratta in sostanza di un generatore di immagini in cui a realizzare i contenuti richiesti attraverso i prompt non c’è un algoritmo, bensì le persone.Gli utenti potranno inviare le loro richieste, i suggerimenti più creativi, e questi saranno trasformati da opere d’arte direttamente dagli artisti, senza passare attraverso generatori algoritmici.La campagna è interessante perché testimonia la formazione dei primi stereotipi attorno all’intelligenza artificiale e li sfrutta per creare una comunicazione promozionale che fa leva sulle capacità umane. Un modo interessante per enfatizzare l’AI puntando sulla sua assenza piuttosto che sulla sua presenza.L’Australia a novembre ha deciso di vietare l’uso dannoso dell’intelligenza artificiale, emergendo come uno dei primi paesi a esporsi in maniera netta sul tema.

Corea del Nord, lockdown nazionale dopo il primo caso Covid confermatoNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 449 La Moldavia teme un golpe: il motivo e le possibili conseguenzeDonna ritrova il figlio che aveva dato in adozione 33 anni faUcraina, Camera USA approva 40 miliardi per Kiev. Zelensky: "Riconquistati villaggi"