Festival di Sanremo, la benedizione di Roberto Vecchioni per Alfa: «Sogna, ragazzo, sogna»Salvini sui migranti: "Tagli all'accoglienza e più rimpatri"Salvini sui migranti: "Tagli all'accoglienza e più rimpatri"Il nuovo Ministro dell'Interno ha i provvedimenti che intende intraprendere riguardo al fenomeno migratorio. di Annachiara Blandino Pubblicato il 2 Giugno 2018 | Aggiornato il 3 Ottobre 2018 Condividi su Facebook Condividi su Twitter #speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,BlackRock Italia 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiTagli all’accoglienza e accordi per rimpatriMisure già annunciate‘Dalle parole ai fatti’“Il modo migliore di festeggiare, dopo aver restituito speranza agli italiani, sarà passare dalle parole ai fatti. Ora sono in ufficio, stasera in Veneto, a Treviso e a Vicenza, e domani in Sicilia, la nostra frontiera. Difesa dei confini e rimpatri, riprendiamoci il nostro Paese” scrive Matteo Salvini in un post su Facebook del pomeriggio del 2 Giugno.Tagli all’accoglienza e accordi per rimpatriIl neo Ministro dell’Interno e vicepremier è stato presente alla parata in onore della Festa della Repubblica. E’ stato accolto da un bagno di folla e ha scambiato qualche parola con i giornalisti presenti. “C’è tanto da fare– ammette Salvini- su diversi temi: dalle pensioni alle tasse, ma soprattutto il lavoro”. Il Segretario della Lega riferisce di essere già stato al suo ufficio al Viminale e annuncia che “domani sarò in Sicilia, la nostra frontiera”. Il vicepremier precisa alla stampa che lavorerà per “migliorare accordi con paesi da cui arrivano migliaia di disperati e non possiamo permetterci, né per loro né per noi, di continuare a mantenerli”. Durante le manifestazioni ufficiali per la festa della Repubblica, non è sfuggito il mancato applauso di Matteo Salvini al passaggio della bandiera dell’Unione Europea. Durante la parata a Roma, il vicepremier è rimasto immobile di fronte al vessillo dell’Ue. “Chi dice di voler difendere le radici cristiane dell’Europa, dovrebbe applaudire quella bandiera più di altri” afferma Antonio Tajani, Presidente del Parlamento europeo, all’Agenzia Vista.Misure già annunciateMatteo Salvini ha ripetuto gli stessi concetti già pronunciati durante un comizio a Sondrio, nella serata di giovedì 31 maggio. L’esponente del Carroccio è già stato nominato Ministro ma non ha ancora prestato giuramento davanti al Presidente della Repubblica. “Mi sono confrontato con il nuovo Presidente del Consiglio. Gli ho chiesto di prestare attenzione ai quei cinque miliardi di euro che anche quest’anno sono destinati al mantenimento dei richiedenti asilo- spiega il Segretario della Lega sul palco- Vorrei dare una sforbiciata, mi sembrano un po’troppi”. “Avremo un approccio leggermente diverso da quello della signora Boldrini” conclude Salvini citando l’ex Presidente della Camera (Laura Boldrini non era al Viminale quindi non influenzava direttamente le politiche del dicastero, nda) con la quale ha battibeccato spesso.‘Dalle parole ai fatti’Non c’è dubbio che una delle ragioni del successo comunicativo di Matteo Salvini sia quello di semplificare i concetti in modo che rimangano facilmente impressi nella memoria di chi li ascolta. La realtà però non è sempre semplice. Il neo Ministro dell’Interno lo sa: “Serve un lavoro durissimo” afferma durante un comizio elettorale a Vicenza. Qualche elemento di criticità emerge nella stampa nazionale. Avvenire riferisce che organizzazioni del terzo settore e alcuni enti locali hanno già espresso perplessità riguardo al piano di tagli annunciato. In particolare si teme riguardo a un rallentamento dei processi di integrazione avviati con gli Sprar; questi centri sono gestiti dai comuni e puntano su un’accoglienza che sia diffusa e con un numero di presenze numericamente limitate. Il quotidiano di ispirazione cattolica riporta che “dimezzare i fondi per l’accoglienza altro non significa che chiudere tanti progetti e rimandare in strada i richiedenti asilo. Lo stesso vale per i proclami sui rimpatri di massa: i costi sarebbero di gran lunga maggiori rispetto all’ospitalità”. Il sito web di Tempi (in un articolo datato 24 maggio) si concentra sulle operazioni di rimpatrio, intervistando Enrico Di Pasquale, ricercatore della Fondazione Leone Moressa. I costi per l’espulsione sono elevati e vanno dai quattro ai seimila euro a persona. Inoltre, occorre stipulare accordi con i paesi di origine– cosa che Salvini si è impegnato a realizzare. “L’Italia ha diversi accordi con i paesi del Nord Africa, anche a livello europeo (l’Ue elargisce fondi economici per gestire l’ accoglienza e l’inserimento dei migranti, nda), ma questo non basta perché il confronto tra le autorità deve essere fatto secondo ogni singolo caso- spiega Di Pasquale a Tempi– Se gli Stati non collaborano, può anche capitare che all’arrivo in aeroporto non facciano entrare il migrante”.Articoli correlatiinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. 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