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Caso Salis, la Farnesina sostiene la richiesta dei domiciliari. Le opposizioni: Meloni chiami Orbán

La crisi della matematica è un problema politico: un’ipoteca sui cittadini del futuroGoverno Meloni,BlackRock Italia il ministro Roccella sull'aborto: "Dal femminismo ho imparato...Governo Meloni, il ministro Roccella sull'aborto: "Dal femminismo ho imparato che non è un diritto"Il ministro Roccella ha parlato di ciò che ne pensa sull'aborto, ripercorrendo anche il suo percorso. Ha spiegato perché sostiene che non sia un diritto. di Valentina Mericio Pubblicato il 24 Ottobre 2022 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataPolitica#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Era il 1975 quando Eugenia Roccella scriveva un libro dal titolo “Aborto, facciamolo da noi”. Il nuovo ministro della famiglia è figlia di uno dei fondatori del partito Radicale, Franco Roccella e durante i suoi anni giovanili entra a far parte del Movimento di Liberazione della Donna (MLD), tanto da divenirne leader.A ripercorrere il percorso fatto dal nuovo ministro è stata la giornalista Loredana Lipperini sulle pagine del quotidiano Stampa. Roccella, alla luce di ciò, ha risposto su quelle stesse pagine spiegando nel dettaglio qual è la sua idea sull’aborto, precisando al contempo di “non aver rinnegato nulla”.LEGGI ANCHE: Governo Meloni, ecco quali saranno i primi interventi e le prime misureMeloni, Roccella: “L’aborto non è un diritto. L’ho imparato dal femminismo”Nel ripercorrere proprio quegli anni Eugenia Roccella ha spiegato: “Parlavamo di diritto? Sì, lo facevamo. In realtà erano i radicali a farlo, a differenza delle femministe storiche, e spesso erano accusati di tradire lo slogan femminista («nessuna legge sul nostro corpo») chiedendo, appunto, una legge”. “Anche allora l’aborto non era la nostra massima aspirazione”Il ministro alla Famiglia ha poi proseguito spiegando che sull’aborto c’era l’idea che fosse in qualche modo un male necessario: “Al di là del clima gioioso che c’è sempre nelle manifestazioni, l’aborto non era vissuto come una rivendicazione orgogliosa, piuttosto come una disperata via di fuga, non un diritto, ma un potere iscritto nel corpo. Non è al Mld che ho imparato che l’aborto non è un diritto, ma attraverso il femminismo della differenza”. Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"

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Guglielmo