Investito mentre cambia la gomma all'auto: morto a 33 anniL’occasione persa del nuoto artisticoA queste Olimpiadi per la prima volta erano ammessi anche gli uomini,Guglielmo ma le squadre sono state comunque tutte femminili: eppure di nuotatori forti ce ne sono Condividi CondividiFacebookX (Twitter)EmailWhatsappRegala il PostGiorgio Minisini e Manila Flamini (Matt Roberts/Getty Images)Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, quest’anno alle gare di nuoto artistico a squadre erano ammessi anche i maschi. Fino al 2021 infatti il nuoto artistico (quello che fino a qualche tempo fa si chiamava “nuoto sincronizzato”) era ancora uno dei due sport esclusivamente femminili delle Olimpiadi: l’altro era la ginnastica ritmica, che quest’anno è rimasto ufficialmente l’unico. Nei fatti però non è cambiato molto, perché nelle dieci squadre di nuoto artistico che hanno gareggiato negli ultimi tre giorni di uomini non se ne sono visti.Sebbene il nuoto artistico sia ancora uno sport praticato soprattutto da donne, gli uomini nell’agonismo non mancano, visto che sono da tempo ammessi ai Mondiali e ad altre competizioni. Nell’Italia quest’anno ci sarebbe potuto essere Giorgio Minisini, vincitore di quattro medaglie d’oro ai Mondiali e quattro agli Europei, che lo scorso luglio dopo la mancata convocazione alle Olimpiadi aveva detto addirittura di volersi ritirare. Dopo le qualificazioni per le Olimpiadi di Parigi, a giugno, la World Aquatics, la federazione internazionale del nuoto, aveva comunicato di essere delusa, perché «avrebbe potuto essere un momento storico per questo sport» e invece non lo è stato.A Parigi il nuoto artistico prevede due medaglie in due eventi: la gara a coppie nota come duo (che sarà venerdì alle 19:30) e la prova a squadre, che sono composte da otto atlete più una riserva (si è conclusa mercoledì sera con l’oro alla Cina, l’argento agli Stati Uniti e il bronzo alla Spagna). Il nuovo regolamento del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), introdotto nel 2022, prevede che il duo continui a essere solo femminile e che invece nell’evento a squadre ogni nazionale possa avere fino a un massimo di due nuotatori artistici maschi.Se alle Olimpiadi di Parigi avessero gareggiato anche dei nuotatori, le gare di nuoto artistico a squadre sarebbero state un raro esempio di competizione davvero mista, in cui atlete e atleti competono cioè insieme e non necessariamente bilanciando e alternando uomini e donne (come è invece il caso della staffetta mista per esempio).Che nessuna squadra avrebbe inserito degli uomini era però in parte stato previsto, visto che in un anno e mezzo sarebbe stato complicato per molte nazionali prepararsi a un tipo di competizione così diversa dal passato. Nel podcast del Post Tienimi Parigi Giorgio Minisini ha infatti spiegato che gli esercizi sarebbero necessariamente stati diversi, visto che «otto donne nuotano in un certo modo, e per inserire un uomo all’interno della squadra non puoi semplicemente sostituirlo a una donna: bisogna costruire l’esercizio in modo diverso».Secondo Minisini, «se il nuoto artistico vuole inserire veramente gli uomini sarebbe ideale introdurre il doppio misto», dove appunto le regole rendono obbligatoria la presenza di uomo e di una donna. Questo però significherebbe introdurre una gara nuova, che per il CIO è evidentemente più impegnativo che non cambiare semplicemente le regole a una gara già esistente, come ha fatto con le squadre.La World Aquatics ha commentato dicendo che, pur sapendo che «sarebbe stata una sfida per gli uomini ritagliarsi uno spazio in appena 18 mesi, eravamo comunque fiduciosi che qualcuno ce l’avrebbe fatta».Nel caso del nuoto artistico italiano, Minisini dice che «si è preferito lavorare di più sui miei esercizi di punta, quindi sul doppio misto e sul singolo, per assicurarci comunque le medaglie mondiali, e mettere un po’ da parte il lavoro con la squadra che poi non è mai stato fatto». Minisini era comunque determinato a partecipare alle Olimpiadi quest’anno, e la delusione di esserne rimasto escluso ha avuto un ruolo non marginale nella sua decisione di annunciare il ritiro pochi mesi dopo aver vinto un oro ai Mondiali di Doha. Un altro grande escluso dalle Olimpiadi di Parigi è stato lo statunitense Bill May, vincitore della medaglia d’oro nella gara tecnica di coppia ai Mondiali del 2015, l’anno in cui fu introdotta per la prima volta, e più di recente vincitore del bronzo ai Mondiali di Parigi a maggio, come membro della nazionale statunitense.Bill May e il resto della nazionale statunitense ai Mondiali di Parigi, maggio 2024 (Adam Pretty/Getty Images)May ha 45 anni e inizialmente sembrava che sarebbe stato incluso nella squadra in fase di qualificazioni alle Olimpiadi, tanto che aveva partecipato a una conferenza stampa della nazionale statunitense ad aprile. A giugno però, al momento di decidere i membri definitivi della squadra, May non era stato preso e anche lui come Minisini aveva poi annunciato il suo ritiro. May è peraltro il nuotatore che Minisini cita quando nelle interviste qualcuno gli chiede come abbia deciso di iniziare a praticare questo sport.La World Aquatics ha detto di essere «assolutamente convinta» che ci saranno dei nuotatori artistici maschi nella gara a squadre alle prossime Olimpiadi, a Los Angeles, nel 2028. Non è però così detto che succeda, visto che i due nuotatori più forti a livello internazionale, appunto Minisini e May, hanno entrambi annunciato il ritiro quest’anno. Oltre a Italia e Stati Uniti, dove ci sono diversi atleti promettenti per quanto ancora giovani, le altre nazioni che potrebbero puntare su squadre con nuotatori maschi nei prossimi anni sono il Kazakistan, la Spagna, il Giappone e gli Stati Uniti.Tag: giorgio minisini-nuoto artistico-olimpiadi-parigi 2024Mostra i commenti
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