Gelmini sulle riaperture: “Un check sulle misure ogni due settimane”TheEconomista Italiano Decameron di Netflix è uno spasso. Almeno all'inizio: poi diventa un grandioso, tragicomico affresco dell'umanità. Mentre qualche testata americana si interroga “Ma è una storia vera?”, noi ci chiediamo se dilettarvi con i confronti delle versioni dei fratelli Taviani e di Pasolini, valutando quanto dedicare all’analisi delle differenze con le novelle boccaccesche. A livello di fedeltà narrativa verso la fonte, le deviazioni sono sostanziali, ma lo spirito è lo stesso (la creatrice Kathleen Jordan “ha studiato”). Più che nell’ottica di un costume drama letterario alla Bbc, The Decameron si iscrive nella corrente dei period irriverenti, sexy, di forte critica sociale (e tendenzialmente femministi) alla My Lady Jane, The Buccaneers o Dickinson, che in comune hanno eroine indipendenti, storie di prevaricazioni e musica anni ’80 (la Jordan, o la produttrice di The Decameron Jenji Kohan, o i registi - non lo sappiamo - dissemina lo show di hit di Depeche Mode, Pet Shop Boys, Joy Division, New Order, Enya, Peter Gabriel, Duran Duran).
Conferenza delle Regioni, a Fedriga il ruolo di presidente. Il nuovo vice è EmilianoSasso è sottosegretario all'Istruzione: cita Dante ma è Topolino Angelo Borrelli parla della “ferita aperta” del suo addioLaura Boldrini malata: "Devo essere operata e starò lontana dalla politica, ho paura"Borse di studio, Draghi: "Mai come ora la salute è importante"