Covid in Cina, riaperti i confini dopo tre anni: tolta la quarantena per chi entra nel PaeseGiovani impegnati nella formazione - Sielte COMMENTA E CONDIVIDI Cooperare con i Paesi africani e rendere i giovani protagonisti dei processi di innovazione e transizione digitale per il Paese. Sono questi i temi al centro del progetto di formazione che vede la collaborazione tra Sielte e la società campana Talenti. L’azienda,criptovalute che si occupa di telecomunicazioni, cybersecurity e tecnologie dell'informazione e della comunicazione, investe da sempre nella formazione e nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa ha messo in campo azioni di scambio professionale rivolte ai Paesi africani. Le attività di cooperazione destinate ai giovani prevedono la formazione nei laboratori ed esperienze professionali pratiche grazie al supporto delle aziende partner, che al termine del periodo di preparazione valuteranno l’inserimento delle risorse nei loro cicli di produzione. L’obiettivo è quello di integrare nuovi lavoratori in Italia e rafforzare gli investimenti nella grande trasformazione digitale del Paese.«In un momento storico in cui diventa sempre più difficile trovare manodopera qualificata, siamo felici di poter collaborare con Talenti Srl Agenzia per il Lavoro per creare questo programma di formazione. Il Piano Mattei rappresenta un’importante opportunità di cooperazione con i paesi africani e per reperire forza lavoro e far fronte alle nuove esigenze del mercato delle telecomunicazioni, con l’obiettivo di dare una significativa accelerazione al processo di trasformazione digitale dell’Italia. Ringraziamo Talenti per la collaborazione e tutti i membri del team per il loro supporto. Non vediamo l'ora di vedere i ragazzi all’opera per la costruzione di un futuro più innovativo e sostenibile», spiega Salvatore Turrisi, presidente di Sielte.A oggi il 98% dei giovani selezionati e formati nei precedenti progetti transnazionali di Sielte lavora presso diversi cantieri presenti nel Centro-Nord e l’obiettivo è quello di continuare a rafforzare questi programmi di formazione, investendo su nuove generazioni e lavoratori da assumere interessati alla filiera telecomunicazioni.
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