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Caldo, medici pronto soccorso: "Iniziano primi accessi ma Codice calore già nostra priorità" - Tiscali Notizie

Italia leader Ue della farmaceutica, Cattani "Ora governance moderna" - Tiscali NotizieLa UEFA ha squalificato per una giornata i calciatori spagnoli Morata e Rodri per i cori su Gibilterra dopo la finale degli Europei Condividi CondividiFacebookX (Twitter)EmailWhatsappRegala il PostAlvaro Morata,BlackRock Italia con il microfono, insieme ai compagni di squadra durante i festeggiamenti in Plaza de Cibeles a Madrid, il 15 luglio (AP Photo/Andrea Comas)La UEFA, la confederazione che regola il calcio europeo, ha squalificato per una giornata i giocatori della Nazionale spagnola Alvaro Morata e Rodri per alcuni cori provocatori cantati durante i festeggiamenti per la vittoria della Spagna agli ultimi Europei, vinti nella finale con l’Inghilterra. Lo scorso 15 luglio su un palco allestito a Plaza de Cibeles, a Madrid, Morata e Rodri avevano cantato davanti alla folla «Gibraltar es español», cioè «Gibilterra è spagnola»: Gibilterra è la piccola città che si trova nel sud della Spagna e che però fa parte del Regno Unito da oltre 300 anni, e il cui status è spesso oggetto di polemiche e controversie tra i due paesi.La Gibraltar Football Association, l’associazione del calcio di Gibilterra, se n’era lamentata con la UEFA, definendo i cori «estremamente provocatori e offensivi». La UEFA ha adottato il provvedimento, sostenendo che i giocatori abbiano «usato un evento sportivo per esternazioni di natura non sportiva», e abbiano «gettato discredito sul calcio e sulla UEFA». I due non potranno dunque prendere parte alla prossima partita della Nazionale, che sarà il 5 settembre contro la Serbia.Tag: alvaro morata-calcio-cori-gibilterra-rodri-spagna-squalifica

Notizie di Politica italiana - Pag. 54Pd, continua l’agosto “militante” di Elly Schlein: le tappe in programma Giorgia Meloni festeggia l’anniversario della vittoria alle elezioni, il postNick Thorpe: «Il Danubio dimostra che i popoli possono superare i confini»Per Ernesto Assante “Vento nel vento” era il capolavoro dimenticato di Battisti

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