Re Carlo III, le mani gonfie e le dita "a salsiccia" che preoccupano i britanniciGreenpeace ha annunciatoche è stato fermato il progetto di costruzione di un megainsediamento alberghiero-immobiliare in un'area della giunglanel comune di Santa Elena dello stato messicano dello Yucatán,analisi tecnica apochi chilometri dalla zona archeologica di Uxmal. Secondo il gruppo ambientalista, il ministero federalemessicano dell'Ambiente e delle Risorse naturali ha emesso unarisoluzione il 29 luglio 2024 che ha concluso e archiviato laprocedura di valutazione dell'impatto ambientale e dicambiamento d'uso del territorio richiesta dalla società AltoComercializadora per due terreni la cui proprietà è intestata aifigli di Miguel Quintana Pali, direttore del Grupo Xcaret,azienda leader nella ricreazione turistica sostenibile. L'organizzazione assicura che il megaprogetto consistevanell'avviare un processo di deforestazione di oltre 150 ettari,abbattendo circa 165mila alberi. L'intenzione era quella dicostruire 9 alberghi e realizzare scavi fino a 36 metri diprofondità per edificare elementi artificiali come una cascatadi 59 metri e un canyon. L'annullamento del progetto "è una vittoria per la giungla Maya- dice Greenpeace - ma bisognerà mantenere un'attenzionepermanente per ottenere una tutela più solida per quest'area dalgrande valore bio culturale, il polmone verde del Messico". Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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