Wartsila, Fedriga: accordo punto fondamentale per TriesteLe storie sono l’essenza della nostra identità. Senza di esse,Economista Italiano saremmo personaggi erranti in cerca d’autore. È per questo che le trame ci seducono, ci plasmano e ci cambiano la vita, perché sono motori di altre storie, sono macchine del desiderio, specchi e alternative di immaginario e casse di risonanze di altre vite. Per questo quando ci riflettiamo in una vicenda, anche se questa è lontanissima da noi a livello spazio-temporale, non possiamo fare a meno che fare entrare quel mondo e la sua complessità in sintassi con la nostra stessa esistenza, soprattutto quando a scrivere, condurre e immaginare è qualcuna a cui la penna non è scontato che venga offerta.Un esempio potente di questa dinamica si trova nella nuova serie Apple TV+, La donna del lago, disponibile dal 19 luglio, basata sul romanzo omonimo di Laura Lippman. Finché il leone non racconta la storia, il cacciatore sarà sempre l’eroe. È così che esordisce il personaggio di Cleo Sherwood (Moses Ingram), che rappresenta la voce silenziosa e inascoltata della storia, significando che è il potere la vera e unica penna che traccia la linearità delle storie e che fabbrica la memoria. Ma questo meccanismo, a volte, può essere disinnescato.La donna del lago, la serie Apple TV+ tra noir e dramma sociale
Dove vanno abiti, stracci, scarpe? Non è un giallo (ma neanche il sacco azzurro) - ilBustese.it«Il vostro cane ha il mal d'auto? Non legategli assolutamente un sacchetto al collo, è molto pericoloso: i rimedi sono altri» Engineering, Pasquale Iannone da settembre nuovo CFO del GruppoDetenuto ucciso con una lama dal compagno di cella: l'aggressione per futili motivi. La vittima aveva problemi motoriTajani: “Libia ha chiesto aiuto all’Italia in particolare”