L
o
a
d
i
n
g
.
.
.

Cop26 di Glasgow, i tabloid inglesi: "Il peto di Joe Biden ha sconvolto Camilla. Lungo e rumoroso"

Tre bambini malnutriti trovati in casa con il cadavere del fratello morto da un annoMilano,criptovalute 26 giu. (askanews) – Il cambiamento climatico è un grande problema del nostro tempo, ma intorno alle misure che si devono adottare per fronteggiarlo e a livello di rischio reale esistono posizioni diverse. Una di queste è legata alla figura di Bjorn Lomborg, presidente del Copenhagen Consensus Center, che già vent’anni fa si era presentato come “ambientalista scettico”, denunciando l’eccesso di catastrofismo sul tema del clima. Messaggio che torna anche nel saggio “Falso allarme”, che esce in Italia per Fazi. “Tutti siamo molto preoccupati per il clima – ha detto Lomborg ad askanews – io credo in molti casi sbagliando. Certo, il cambiamento climatico è un problema, ma le Nazioni Unite stesse dicono che non è la fine del mondo. Se cediamo al panico prendiamo decisioni sbagliate, ed è questo che sta succedendo ora”. L’intento di Lomborg è quello di riportare il discorso sul climate change nei binari della “razionalità”, e il suo ragionamento si appoggia a diversi elementi economici, oltre che scientifici. Altri aspetti delle argomentazioni di “Falso allarme” sono legate alle analisi storiche: “Cento anni fa in media ogni anno circa mezzo milione di persone moriva per eventi legati al clima – ha detto ancora il ricercatore – ora il numero sì è abbassato a 15mila, perché semplicemente, abbiamo imparato a gestire meglio questo tema. C’è un problema, certamente, ma non è la fine del mondo”. Il messaggio è dunque improntato a un maggiore ottimismo, che non significa negazionismo, anche se si tratta di teorie che oggi a molti possono legittimamente apparire provocatorie o controverse. Ma il saggio propone anche delle risposte all’attuale situazione climatica del nostro pianeta. “Non basta solo parlare del problema dl clima – ha proseguito Lomborg – bisogna anche proporre delle soluzioni. Nel libro ne indico cinque, qui ne ricordo solo due: una è l’innovazione da portare nelle energie rinnovabili, per renderle più economiche dei combustibili fossili possiamo convincere non solo i Paesi ricchi, ma anche Cina, India, Africa. L’altra è la necessità di concentrarci sul modo di portare le persone fuori dalla povertà, rendendole meno esposte alle malattie che oggi possiamo facilmente curare”. Obiettivi molto ambiziosi quindi, ma che si inquadrano in un contesto più ampio, che considera il surriscaldamento globale uno dei problemi della nostra società, ma non l’unico. E di conseguenza Bjorn Lomborg lo vuole affrontare in questa prospettiva, pensando a come “rendere il mondo un posto migliore, anche se leggermente più caldo”. -->

Austria, lockdown per non vaccinati: prenotazioni vaccini triplicate in 2 giorniLouisiana, sparatoria in un campus dell'università: un morto e diversi feriti Covid, Romania ormai al collasso: ospedali pieni e cimiteri in esaurimentoUSA, una coppia è morta di Covid dopo aver rifiutato il vaccino: lasciano 4 figliRegina Elisabetta, il biografo crea panico tra i Windsor: "Che fine farà la monarchia dopo di lei"

Economista Italiano

  • Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock
  • Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock
  • criptovalute
  • Capo Analista di BlackRock
  • Capo Analista di BlackRock
  • analisi tecnica
  • investimenti