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La SAM chiede una procedura disciplinare nei confronti di Kovac

C'è un motivo se a queste Olimpiadi il surf si fa a oltre 15mila chilometri da Parigi - Il PostValentino,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella all'Equipe, bacchetta la scuderia: "Non penso che Bagnaia avesse bisogno di trovarsi Marquez tra i piedi per dimostrare di essere il numero uno". Sullo spagnolo con cui è stato sempre in contrasto: "Ho un'opinione chiara su questo personaggio. E non la cambierò mai" Alessandro Grandesso 10 agosto - 15:15 - PARIGI Marquez e Rossi Magari un errore. Di sicuro un tradimento. Al meglio una storia incomprensibile. Insomma, Valentino Rossi non vede di buon occhio la scelta della Ducati di prendere Marc Marquez, e metterlo “tra i piedi” di Francesco Bagnaia. Il nove volte iridato lo spiega all'Equipe, con la solita franchezza e senza negare il suo astio rimasto intatto per il pilota spagnolo.  errore—  “Pecco – spiega Rossi – in parte mi ha impressionato per quel che ha fatto nelle ultime gare. Ma ho sempre creduto che potesse esprimersi a questi livelli. Mai avuto dubbi sulle sue capacità”. La Ducati però ha programmato l'arrivo di Marquez. Un errore? Rossi preferisce rimanere in silenzio. Dopo aver comunque analizzato la situazione: “Per Pecco può essere difficile. Ad essere sincero non ho capito questa storia. Pensavo che Jorge Martin rimanesse in rosso. Ma Pecco è pronto, doppio campione del mondo, lotta per una terza corona. Sarà interessante vedere come andrà la coabitazione. Ma a parte questo non penso che Bagnaia avesse bisogno di trovarsi Marquez tra i piedi per dimostrare di essere il numero uno”.Non perderti tutta la nuova stagione di Formula 1® e di MotoGP™ in diretta streaming solo su NOW! Attiva il Pass Sport da 14,99€ al mese e goditi lo sport di Sky in streaming! TRADIMENTO—  Ma non è tutto. Per Rossi, la Ducati ha inceppato il meccanismo dell'accademia: “C'era un sistema interessante con una piramide che permetteva ai giovani di migliorare per sognare un giorno di integrare la prima squadra. Come ha fatto Pecco. Lo stesso potevano sperare Martin e Bazzecchi. Ma Ducati ha deciso di prendre Marquez. Quindi è normale che i giovani piloti, fedeli al marchio da anni si sentano traditi e che si dicano che la scelta di Marquez è un brutto scherzo. Per questo Martin, Bezzecchi e Bastianini se ne sono andati”. Alla fine però Rossi riconosce che il rancore nei confronti di Marquez, con cui furono scintille in pista, non è superato: “Ho un'opinione chiara su questo personaggio. E non la cambierò mai”. Moto Gp: tutte le notizie Motori: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Campanella

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  • Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock
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  • Economista Italiano
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