Napoli, lutto nel Corpo dei Vigili del Fuoco: morto l'ispettore Luigi SaliernoDi Maio-Salvini intesa che sblocca la manovra al 2,VOL4 di deficitDi Maio-Salvini intesa che sblocca la manovra al 2,4 di deficitL'Italia può e deve spendere di più. Ma non per misure assistenzialiste e che danno consenso immediato a fronte di disastri futuri dei conti pubblici. di Redazione Notizie.it Pubblicato il 28 Settembre 2018 | Aggiornato il 1 Ottobre 2018 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataGli editoriali#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Vincono Salvini e Di Maio. In futuro a perdere saranno i giovani, ancora di più, ancora una volta. La manovra di bilancio italiana per il 2019 avrà un deficit al 2,4%. Così il Movimento 5 Stelle avrà i soldi per finanziare il suo reddito di cittadinanza, la Lega potrà smontare l’odiata legge Fornero sulle pensioni e avviare la flat tax. Solo per dire le cose principali. Tutte di facile consenso, ovviamente. A Sentire Salvini e Di Maio è un giorno storico. La retorica del trionfo, della manovra del popolo contro il sistema, le lobby e le banche in questo momento va molto forte. Del resto è facile avere consenso in questo modo. Chi non vorrebbe andare in pensione prima? Chi non vorrebbe avere quasi 800 euro al mese senza fare nulla? Probabilmente nessuno. Ma la tassa da pagare per il mondo dei balocchi si presenterà a chi dice “Chi se ne frega dei mercati” e “non impicchiamoci al numerino”. I mercati esistono. Sono anche quelli che ci presteranno i soldi per realizzare tutte le promesse elettorali di chi sta al governo. E se uno è indebitato fino al collo (nel nostro caso, il 130% del Pil) spende di più per farsi prestare i soldi. Perché il rischio che non paghi aumenta.L’abbattimento della Fornero lo pagheranno i giovaniMa il punto non è tanto il fatto che l’Italia non può investire denaro. Deve farlo. Anche ricorrendo a maggiore deficit se necessario, altrimenti non c’è scampo. Ma fa tutta la differenza del mondo il modo in cui si spendono i soldi. L’abbattimento della Legge Fornero permetterà, a quanto dice Salvini, a 400mila persone di andare in pensione prima. Secondo il leader della Lega questo dovrebbe essere positivo per i giovani che così andranno a occupare i posti liberati da chi va in pensione. E sarebbe bellissimo se fosse così facile. Ma a fronte di un effetto positivo, immediato, i giovani saranno proprio quelli che ci perderanno di più. Tutti sanno che la popolazione invecchia, l’età media si alza e tra non molto non ci saranno abbastanza lavoratori per pagare tutti gli assegni. Così facendo i giovani, già danneggiati dalla grande crisi del 2008, avranno pure la beffa di andare in pensione a 70 anni, con assegni da fame. Prospettiva ancora più triste, di quella già triste alla quale ci condannava la legge Fornero. Almeno quella, però, aveva il beneficio di non scassare i conti pubblici.Con il reddito di cittadinanza vince l’assistenzialismoChe dire poi del reddito di cittadinanza. Su questo punto vince la logica assistenzialista che in passato ha contribuito ad aumentare enormemente il debito pubblico. Forse i consumi ne trarranno beneficio, milioni di persone in stato di indigenza potranno consumare (un pochino). Ma è e rimane una grande rinuncia a dare un lavoro a queste persone. Avranno una mancetta per sopravvivere. E continueranno, probabilmente, a non avere un’esistenza migliore e più gratificante, aspettando invano chiamate dal centro per l’impiego. Per non parlare di chi prenderà il reddito e continuerà a lavorare in nero. Se la stessa cifra fosse stata impiegata per creare lavoro vero, stimolando le assunzioni, specie dei giovani che continuano a essere disoccupati nel 30% dei casi, forse sarebbe costato meno e avrebbe reso di più. Il lavoro dà la vera dignità, il lavoro crea altro lavoro. Il sud è stato trattato secondo logiche assistenzialiste da quando c’è l’Italia, ma i problemi non si sono mai risolti. Anzi. Bastava ricordare questo. E invece ha vinto la pancia. La voglia di mandare a quel paese i mercati, lo spread, l’Europa. Alla fine della sbornia, però, arriva il conto da pagare.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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