Il costituzionalista smonta le frasi di La Russa sul 25 aprileOlimpiadiMa Parigi 2024 sarà medaglia d'oro della sostenibilità?àmedagliadxorodellasostenibilitàProfessore CampanellaL'obiettivo della neutralità carbonica, annunciato in pompa magna nel 2017, è stato presto abbandonato: gli organizzatori prevedono di dimezzare le emissioni di Rio de Janeiro e Londra, ma non è detto che il traguardo verrà raggiunto©MAXIM SHIPENKOV Red. Online28.07.2024 14:00Parigi 2024 sarà l'Olimpiade più verde di sempre? Snì. Nel 2017, quando i Giochi vennero assegnati alla capitale francese, gli organizzatori promisero un'edizione sostenibile. Negli anni, tuttavia, varie organizzazioni non governative hanno lanciato l'allarme. Da Greenpeace a Carbon Market Watch, per intenderci. Al grido «non è abbastanza». La sfida, in questo senso, è stata allineare l'organizzazione classica di un grande evento all'Accordo sul clima del 2015. Una sfida impossibile. Tant'è che l'obiettivo iniziale (iper-ambizioso) di rendere Parigi 2024 una competizione neutrale a livello di emissioni è stato presto abbandonato: nel 2019, al riguardo, è stato detto che l'evento, nell'insieme, non avrebbe superato la soglia di 1,58 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Più o meno, l'impronta carbonica annuale di circa 180 mila francesi, come sottolinea la Tribune. Un piccolo, grande traguardo se pensiamo ai dati di Rio 2016 (3,6 milioni) e Londra 2012 (3,4 milioni). Ma verrà raggiunto? Bella domanda, visto che Tokyo 2020 – nonostante l'assenza di pubblico – aveva toccato quota 2 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Gli organizzatori, loro, sono convinti di poter centrare il citato obiettivo. Forti del fatto che, per questi Giochi, sono stati costruiti pochissimi edifici. Al contrario, Parigi 2024 ha sfruttato molte, moltissime strutture già esistenti. Secondo le stime, il 95% delle infrastrutture legate a queste Olimpiadi esisteva già o è temporaneo. In questo senso, ciò che dovrà essere smantellato non andrà perduto: molti materiali, infatti, verranno riciclati. Alla fine, solo un grande edificio permanente è stato costruito ad hoc per le Olimpiadi. il centro acquatico di Saint-Denis, alla periferia di Parigi. Londra, di questi edifici, ne aveva costruiti sei mentre a Rio e a Tokyo ne erano stati costruiti nove. A proposito di riciclo, il villaggio degli atleti a partire dall'anno prossimo verrà trasformato in un quartiere cittadino. Abitazioni, uffici, negozi. Chiamatela pure riconversione. I metodi innovativi di costruzione, più rispettosi per l'ambiente, di questa e altri sedi temporanee secondo il comitato organizzatore hanno permesso di ridurre le emissioni di CO2 del 30% rispetto ai metodi tradizionali. Non finisce qui, dal momento che la maggior parte delle sedi olimpiche è stata allacciata alla rete elettrica pubblica. Finalmente, verrebbe da dire, visto che molti impianti sportivi francesi utilizzavano (e utilizzano) ancora generatori a benzina. Così facendo, a ogni modo, le emissioni di carbonio legate all'energia sono state ridotte dell'80% rispetto ai Giochi di Londra, dove vennero utilizzati 4 milioni di litri di gasolio. Detto ciò, l'elefante nella stanza è rappresentato dalle emissioni legate al trasporto di spettatori, atleti e delegazioni. Uno studio dell'Università del Queensland, a tal proposito, ha rivelato che queste emissioni rappresentano un quarto del totale. «Se guardiamo ai grandi eventi sportivi, i trasporti sono sempre l'area più problematica in termini di emissioni» ha sottolineato alla Tribune Alexis Lepage, membro dell'associazione The Shifters e co-autore di un rapporto indipendente sull'argomento. Secondo il suo studio, l'impatto dei trasporti nel caso di Parigi 2024 potrebbe superare quota 1,2 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Si tratta di una cifra più che doppia rispetto a quella prevista dagli organizzatori (540 mila tCO2). Lepage, per il suo studio, si è basato su Londra 2012 e sulle stime dei visitatori stranieri che arriveranno nella capitale francese. Dall'estero potrebbero arrivare fino a 2 milioni di persone. Persone che arriveranno (anche) da Paesi extra UE e in aereo, «una modalità di trasporto che emetete molta più CO2 rispetto al treno». E ancora: «Per questo tipo di eventi sportivi, la maggior parte delle emissioni è generata dagli spettatori extraeuropei». Secondo il rapporto, in aereo un visitatore americano emette 10 volte più CO2 (2,5 tonnellate per un viaggio medio di 15 mila chilometri) rispetto a uno spettatore tedesco, che può viaggiare in treno (0,26 tonnellate per 1.300 chilometri).«Ben consapevole» del problema dei trasporti, il vicesindaco di Parigi nonché responsabile dello sport, Pierre Rabadan, ha sottolineato che «molte delegazioni europee si sono comunque impegnate a venire in treno. In particolare Spagna, Italia, Regno Unito, Benelux e persino Germania». E il Comitato olimpico internazionale ha fatto «molto per sensibilizzare gli atleti». Da parte sua, François Gemenne, politologo e co-autore del sesto rapporto sul cambiamento climatico del'IPCC, si è detto piuttosto cauto: «Nel complesso, le Olimpiadi di Parigi saranno più rispettose dell'ambiente rispetto alle edizioni precedenti. Detto questo, il conto delle emissioni di CO2 per i visitatori stranieri è un problema purtroppo inevitabile. Finché non elimineremo i combustibili fossili, questo problema si presenterà sempre».Le organizzazioni non governative, per contro, hanno sottolineato un altro, grande problema: gli imballaggi di plastica, molti dei quali proverranno dalle bevande vendute sul posto durante le gare di Parigi 2024. A giugno, su pressione delle stesse organizzazioni non governative, il Comitato organizzatore aveva garantito l'ampio utilizzo di bottiglie di plastica riciclata e bicchieri realizzati, anche qui, con plastica riciclata. Ma qualcosa, nel frattempo, è andato storto. Secondo una nota confidenziale del Comitato organizzatore del febbraio 2023, ottenuta dalla rete di associazioni France Nature Environnement, tre quarti delle bibite servite da Coca-Cola (uno degli sponsor principali) durante i Giochi proverranno da bottiglie di plastica «normale», benché servite in «eco-tazze» riutilizzabili. «Dei 18 milioni di bevande Coca-Cola che si prevede di distribuire e vendere, più di 10 milioni proverranno da bottiglie di plastica» ha calcolato France Nature Environnement, che ha denunciato il greenwashing da parte del colosso americano, uno dei principali partner delle Olimpiadi di Parigi 2024 come detto. Da parte sua, l'azienda si è difesa spiegando che queste bottiglie di plastica saranno raccolte e riciclate. Troppo poco, però, per France Nature Environnement, che ha esortato l'azienda a ridurre i rifiuti alla fonte.In questo articolo: Parigi 2024Cambiamento Climatico
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