Riforma del Mes, la Corte costituzionale tedesca boccia il ricorso del Fdp: via libera alla ratificaPAPA Papa Francesco catechesi udienza generale speranza gesù Francesco: chi sa sperare ed è paziente costruisce pace e futuro È al valore di cui il mondo oggi ha particolarmente bisogno che Francesco dedica la catechesi all'udienza generale: la speranza in Gesù fa "attraversare le notti più buie",investimenti chi crede nella risurrezione è un "tessitore del bene" e sa "con certezza che nessuna sconfitta e nessuna morte è per sempre" Adriana Masotti - Città del Vaticano La speranza "è un regalo che viene direttamente da Dio". Per questo è una virtù 'teologale' così come la fede, tema dell'udienza generale della settimana scorsa, e la carità. Nella catechesi di oggi in Piazza San Pietro, il Papa riflette sulla speranza, di cui oggi c'è tanto bisogno, affermando che essa "è la risposta offerta al nostro cuore, quando nasce in noi la domanda assoluta: “Che ne sarà di me? Qual è la meta del viaggio? Che ne è del destino del mondo?”. “Ritengo, (fratelli,) che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. (Rm 8,18-25)” La ricerca di senso Tutti noi siamo alla ricerca di un senso per il nostro viaggio della vita, osserva Francesco, e se pensiamo che "all’inizio e alla fine c’è il nulla", non capiamo più perché dobbiamo camminare. Qualcuno potrebbe cedere alla disperazione e dire: "Mi sono sforzato di essere virtuoso, di essere prudente, giusto, forte, temperante. Sono stato anche un uomo o una donna di fede... A che cosa è servito il mio combattimento, se tutto finisce qui?”. Se manca la speranza, tutte le altre virtù rischiano di sgretolarsi e di finire in cenere. Cristo risorto è il fondamento della speranza Se il cristiano ha in cuore la speranza non è però per merito proprio, prosegue il Papa, perché la speranza "non è una ostinazione di cui vogliamo autoconvincerci, ma è un regalo che viene direttamente da Dio". Il cristiano crede nel futuro "perché Cristo è morto e risorto e ci ha donato il suo Spirito". L'apostolo Paolo lo ricordava alla comunità di Corinto avvertendo che "se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede" e anche i morti sono perduti. Il Papa commenta: È come se dicesse: se credi nella risurrezione di Cristo, allora sai con certezza che nessuna sconfitta e nessuna morte è per sempre. Ma se non credi nella risurrezione di Cristo, allora tutto diventa vuoto, perfino la predicazione degli Apostoli. Leggi Anche 08/05/2024 Il Papa: Dio conceda pace al mondo, specie a Ucraina, Medio Oriente e Myanmar Francesco, a fine udienza generale, ricorda la Supplica alla Madonna di Pompei che oggi la Chiesa eleva ed invita a invocare l’intercessione di Maria. Nel saluto ai polacchi il ... Non dimentichiamo mai che Dio perdona tutto Quante volte noi manchiamo di speranza, afferma Papa Francesco, che parla di peccato contro questa virtù. "Pecchiamo contro la speranza quando ci abbattiamo davanti ai nostri peccati" dimenticando la misericordia di Dio. E aggiunge: "Non dimentichiamo questa verità: Dio perdona tutto, Dio perdona sempre". Pecchiamo contro la speranza anche quando non sentiamo più il fuoco dell'amore del Signore e per questo non riusciamo a "prendere decisioni che ci impegnano per tutta la vita". Eppure della speranza "il mondo oggi ha tanto bisogno", come ha bisogno della pazienza. E il Papa spiega il legame tra le due virtù: Gli uomini pazienti sono tessitori di bene. Desiderano ostinatamente la pace, e anche se alcuni hanno fretta e vorrebbero tutto e subito, la pazienza ha la capacità dell’attesa. Anche quando intorno a sé molti hanno ceduto alla disillusione, chi è animato dalla speranza ed è paziente è in grado di attraversare le notti più buie. Piazza San Pietro durante l'udienza generale La speranza è tensione verso il futuro La speranza, afferma ancora il Pontefice, "è la virtù di chi ha il cuore giovane", qualunque età abbia, perché è "tensione permanente verso il futuro". Così vivevano Simeone e Anna, i due vecchi di cui ci parla il Vangelo, che seppero riconoscere in Gesù, portato al Tempio, il Messia. "Che grazia se fosse così per tutti noi!", esclama Francesco. Che grazia se "dopo un lungo peregrinare, deponendo bisaccia e bastone, il nostro cuore si colmasse di una gioia mai provata prima e anche noi potessimo esclamare", con le parole di Simeone: "Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele". Chiediamo la grazia della speranza insieme alla pazienza, dice ancora Francesco, e raccomanda: "Sempre guardare quell’incontro definitivo; sempre guardare che il Signore è sempre vicino a noi, che mai, mai la morte sarà vittoriosa". Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti Papa Francesco catechesi udienza generale speranza gesù 08 maggio 2024, 09:50 Invia Stampa Ultime Udienze 26/06/2024 Il Papa: aiutiamo chi cade nella schiavitù della droga. I trafficanti sono dei criminali 19/06/2024 Il Papa: i salmi permettono di non impoverire la preghiera riducendola solo a richieste 12/06/2024 Francesco: portate il Vangelo in tasca, leggerlo è importante per la vita 05/06/2024 Il Papa: lo Spirito è un vento che non si può imbrigliare, crea e rende liberi Leggi Tutto >
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