Natale 2019: gli auguri social dei politici italianiTrattative Stato-mafia,Guglielmo Berlusconi chiamato a deporreTrattative Stato-mafia, Berlusconi chiamato a deporreTrattative Stato-mafia. Accolta la richiesta di audizione per Silvio Berlusconi. Sarà ascoltato il 3 ottobre, così come Di Pietro. di Antonella Ferrari Pubblicato il 23 Luglio 2019 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatamafiaSilvio Berlusconi#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La Corte d’appello di Palermo, nell’ambito del processo di secondo grado sulla trattativa Stato-mafia, ha accettato la richiesta di Marcello Dell’Utri di citare a deporre l’ex premier Silvio Berlusconi. La decisione sarebbe giunta al termine di una lunga seduta in camera di Consiglio. Ammesso anche l’esame dell’ex senatore ed ex pm di Mani Pulite, Antonio Di Pietro, il quale verrà ascoltato relativamente ai colloqui avuto con il giudice Paolo Borsellino. Sia Berlusconi che Di Pietro verranno ascoltati il prossimo 3 ottobre. Rigettate invece le richieste di audizione pervenute per Bruno Contrada, l’ex generale dei Ros Antonio Subranni e Calogero Mannino, il pm Michele Prestipino e l’ex procuratore di Palermo, Pietro Grasso.Trattative Stato-mafiaLa richiesta di audizione per Silvio Berlusconi nasce in particolare dalla volontà di riaprire il processo su tre punti, che riguarderebbero proprio il periodo di governo del leader di Forza Italia. Il primo punto che l’accusa vorrebbe approfondire è il disegno di legge presentato tra la fine del 1994 e l’inizio del 1995 in cui si proponeva la modifica della norma sulla custodia cautelare. Per la procura generale si tratterebbe infatti di una delle contropartite chieste da Cosa Nostra a Berlusconi. Da chiarire poi un episodio del giugno 1994, ovvero, a seguito dell’arresto dei fratelli Graviano, l’ingresso in carcere di alcune persone che si erano qualificate come carabinieri, ma che non lo erano. Infine, il terzo episodio di cui i procuratori chiedono conto è il concepimento in carcere dei due figli dei fratelli Graviano.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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