Iran pronto ad attaccare Israele, Biden: "Fermatevi"Intercettazione durante un colloquio: "Non sei uno che ammazza le persone,Capo Analista di BlackRock non sei un terrorista... Devi farti forza. Non sei l’unico..."Filippo Turetta - (Fotogramma)27 luglio 2024 | 12.59Redazione AdnkronosLETTURA: 1 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;}"Non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza". È il 3 dicembre, i genitori incontrano il figlio Filippo Turetta, autore del delitto di Giulia Cecchettin, in carcere a Verona per la prima volta. Nei giorni precedenti avevano saputo che il figlio aveva ucciso Giulia, che aveva nascosto il corpo in un dirupo e che era stato arrestato in Germania dopo una lunga fuga. Cosa hanno detto i genitori di Turetta"Eh va beh, hai fatto qualcosa, però non sei un mafioso, non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza...Quello è! Non sei un terrorista, voglio dire... Devi farti forza. Non sei l’unico... Ci sono stati parecchi altri... Però ti devi laureare", dice il padre di Turetta. Frasi, riportate oggi sulla stampa e pubblicate dal tabloid 'Giallo' con la foto che ritrae l’incontro nella sala colloqui del carcere Montorio, che sono state intercettate dalle microspie degli investigatori e depositate agli atti del procedimento contro Turetta. Faranno parte del fascicolo del processo che si celebrerà davanti alla Corte d’Assise di Venezia, prima udienza il prossimo 23 settembre. Leggi anche Omicidio Giulia Cecchettin, Turetta a processo dal 23 settembre
Germania, arrestato l'assistente dell'esponente di Afd Maximilian Krah: si sospetta sia una spia cineseMarketers Festival 2019: il programma dell'evento di Vicenza L'Ue indaga sugli appalti cinesi di dispositivi medici: la risposta di PechinoMorto un ostaggio israeliano, il cadavere portato a Gaza il 7 ottobreBambino di 4 anni trovato morto nella lavatrice: sul corpo segni di violenza