Caldo e afa con 40°C all’ombra, Caronte infuoca l’Italia: ecco quando finisceLa tragediaAereo precipitato in Brasile,éilghiaccioèanalisi tecnica perché il ghiaccio è «il principale indiziato»Sono numerosi gli incidenti, diversi mortali, che hanno riguardato gli ultimi 30 anni di servizio dell'ATR-72© KEYSTONE (AP Photo/Andre Penner) Red. Online10.08.2024 19:15Il bilancio delle vittime dell'incidente aereo di Vinhedo, in Brasile, è salito a 62. Lo ha reso noto la compagnia aerea Voepass in un comunicato dove si precisa che tra i passeggeri figurava anche un agente di commercio di 50 anni non incluso nella lista iniziale per un «problema tecnico riguardante le validazioni del check-in, la convalida dell'imbarco e il conteggio dei passeggeri imbarcati»: «Per rispetto dell'identità del passeggero e della sua famiglia, Voepass ha deciso di confermare l'informazione che Constantino Thé Maia – questo il nome della 62. vittima, ndr. – era a bordo del volo 2283 solo quando non c'erano più dubbi».Saranno le scatole nere rinvenute a Vinhedo, nello Stato di San Paolo, vicino ai resti dell'ATR-72 a rivelare cosa sia realmente accaduto. Ma tra le ipotesi che gli esperti stanno valutando c'è il ghiaccio dovuto all'altitudine (oltre a un possibile guasto al motore e lo «stallo»).I precedentiSono numerosi gli incidenti, diversi mortali, che hanno riguardato gli ultimi 30 anni di servizio dell'ATR-72, tra i velivoli più longevi della partnership congiunta tra Airbus e Leonardo. L'elenco è parziale, ma la formazione di ghiaccio all’esterno della fusoliera e dei motori figura più volte tra le cause principali.31 ottobre 1994: il volo American Eagle 4184 cade a Roselawn, nell'Indiana, uccidendo tutte le 68 persone a bordo. Le autorità USA indicato come causa l'accumulo di ghiaccio sull'aereo, che ne rende difficile il controllo. A seguito di questo incidente, ATR modifica il modello.30 gennaio 1995: un ATR 72-202 della TransAsia Airways, che vola a una quota troppo bassa, precipita su una collina, uccidendo tutti e quattro i membri dell'equipaggio.21 dicembre 2002: un cargo ATR-72-200 della TransAsia Airways cade non lontano dalle Isole Pescadores, nello stretto di Taiwan, uccidendo i due membri dell'equipaggio. Si parla di un problema legato al ghiaccio.9 maggio 2004: un ATR-72 si schianta in atterraggio a San Juan, Porto Rico. Diciassette feriti.6 agosto 2005: un ATR-72 della Tuninter (filiale della Tunisair), in volo tra Bari e Djerba, rimane senza carburante e precipita al largo di Palermo. Sedici persone dei 38 a bordo perdono la vita. A causare l'incidente, probabilmente, un guasto all'indicatore di livello carburante, installato il giorno prima in Tunisia, adatto agli ATR-42 e non agli ATR-72.4 agosto 2009: un ATR-72 della compagnia tailandese Bangkok Airways colpisce la torre di controllo in atterraggio a Ko Samui. Muore il pilota, 10 i feriti.5 novembre 2010: il volo Aero Caribbean 883 cade nel centro di Cuba, uccidendo tutte e 68 le persone a bordo.2 aprile 2012: il volo UTAir 120 precipita in Siberia con 43 persone a bordo, uccidendone 31 e ferendone 12. La causa più probabile: il ghiaccio.2 febbraio 2013: un Carpatair ATR 72, operante un volo da Pisa per Alitalia, finisce fuori pista. Dei 50 passeggeri, sedici rimangono feriti.16 ottobre 2013: un ATR 72-600 della Lao Airlines, proveniente da Vientiane, si schianta nel Mekong prima dell'atterraggio a Paksé. Tutti morti i 44 a bordo. Si punta il dito contro forti piogge causate dal tifone Nari.23 luglio 2014: il volo TransAsia Airways 222 da Taiwan cade vicino a un aeroporto su una delle Isole Pescadores. Delle 58 persone a bordo, compresi quattro membri dell'equipaggio, ne muoiono 45. Lo schianto è dovuto al mancato rispetto degli standard minimi di sicurezza in caso di discesa con visibilità ridotta.4 febbraio 2015: un Transasia ATR 72-600 con 58 persone a bordo cade in un fiume a Taipei, poco dopo il decollo: 41 morti e 17 feriti. L'incidente è avvenuto per un guasto a un motore e un errore del pilota nella manovra d'emergenza.18 febbraio 2018: l'Iran Aseman Airlines 3704 si schianta tra le montagne di Samirom. Morti i 66 a bordo.15 gennaio 2023: iI volo Yeti Airlines 691 proveniente da Kathmandu con 72 persone a bordo precipita vicino a Pokhara, nel Nepal centrale. Nessun sopravvissuto.Il maledetto ghiaccioSecondo i dati di FlightRadar24, due minuti prima dello schianto l'aereo si trovava a un'altitudine di 5.242 metri, un minuto dopo a 1.200 metri: ha perso circa 4 chilometri di altitudine in meno di 2 minuti per poi precipitare rovinosamente al suolo. Stando al grafico della quota e della velocità rispetto al suolo dell'aereo, in 30 secondi è sceso di 1.800 metri.Molti esperti di aviazione intervistati dalla stampa brasiliana hanno ipotizzato che la causa più probabile del disastro è lo stallo, fenomeno in cui le ali perdono completamente la portanza utile, provocando la caduta del velivolo, che procede a una velocità non sufficiente per sostenersi in volo. La formazione di ghiaccio in alta quota può appesantire la fusoliera e mettere fuori uso alcuni sistemi. È pericolosa perché distorce l’ala, cambiando l’aerodinamica, e fa perdere portanza. Il ghiaccio blocca anche il movimento dei flap, cruciali nelle fasi di decollo e di atterraggio. E nell’area dello schianto, lo ricordiamo, era attivo un avviso meteorologico di «grave formazione di ghiaccio» tra i 3.650 metri e i 6.400 metri di quota (l'ATR-72 si trovava a circa 5.000 metri a una velocità di 240 km/h prima di perdere quota).1994, 2002, 2012. L’ATR, ha dichiarato più di un esperto, ha un rapporto con il ghiaccio «più complicato» di altri velivoli. Se negli Airbus A320 e Boeing 737, ad esempio, è presente un sistema di riscaldamento che cattura l’aria calda prodotta dai propulsori e la dirige verso le ali, in altri velivoli il sistema è più «meccanico»: una sorta di camere d’aria posizionate sulle ali e sulla parte frontale delle eliche che, azionate dal pilota, si gonfiano rompendo la patina ghiacciata che si è formata. In una conferenza stampa la compagnia aerea ha ammesso che l'ATR-72 fosse «sensibile» al gelo ma ha garantito che il sistema antigelo fosse perfettamente funzionante al momento del decollo: «Non sappiamo se si possa essere verificato un guasto durante il volo ma quando è decollato il sistema antigelo funzionava al 100%», ha detto Eduardo Busch, amministratore delegato di Voepass.Quel Milano-Colonia precipitato sulle montagne comascheIl 15 ottobre 1987, trentasei anni fa, un aereo si è schiantato sui monti nella zona di Barni, nella Conca di Crezzo. Era un ATR-42 Colibrì della compagnia Ati, in volo tra Milano-Linate e Colonia, in Germania. A bordo c’erano 37 persone, 3 membri dell’equipaggio e 34 passeggeri. Nessuno è sopravvissuto allo schianto. L’aereo era partito 15 minuti prima dello schianto (19.29), con un ritardo di un’ora dovuto al maltempo e all’intenso traffico nei cieli. Tutto è accaduto nel giro di 50 secondi: sopra Lecco, lo stallo dovuto alla formazione di ghiaccio sulle ali e la caduta.La spiegazione di quanto accaduto, grazie alla scatola nera: i piloti cercarono di allineare e far rialzare l’aereo – denominato Città di Verona – che stava finendo velocissimo in picchiata verso i monti del Triangolo Lariano. Ma il mezzo diventò ingovernabile a causa del ghiaccio che si era formato sulle ali e sulla coda. A Conca di Crezzo un monumento ricorda quella tragedia.
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