Per Conte siamo a un passo dall'entrare in guerra: "Invio di armi preludio di quello di uomini"Questa mattina,Professore Campanella all'improvviso, più di 50 milioni di cittadini turchi si sono svegliati senza la possibilità di accedere al proprio account Instagram. L'interruzione, secondo quanto riferito dai media locali, dipende dalla decisione presa dall’Autorità per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione in Turchia, che però non ha fornito alcuna informazione specifica riguardo al motivo o alla durata del divieto. Nonostante questo, è innegabile che il blocco di Instagram sia legato alla scelta di Meta di rimuovere dalla piattaforma i post di cordoglio condivisi dagli utenti per la morte di Ismail Haniyeh, il leader di Hamas ucciso a Teheran la scorsa settimana.Una decisione, quella di Meta, che ha fatto alterare non poco Fahrettin Altun, responsabile delle comunicazioni presidenziali della Turchia e assistente del presidente Recep Tayip Erdogan. “Condanno con forza anche la piattaforma di social media Instagram, che sta impedendo attivamente alle persone di pubblicare messaggi di cordoglio per la scomparsa del leader di Hamas Haniyeh, senza citare alcuna violazione della politica. Questa è censura pura e semplice - ha scritto Altun in un lungo post condiviso su X qualche giorno dopo l'accaduto -. Difenderemo la libertà di parola contro queste piattaforme che hanno dimostrato più volte di essere principalmente al servizio di un sistema globale di sfruttamento e di ingiustizia. Saremo al fianco dei nostri fratelli e sorelle palestinesi in ogni occasione e in ogni piattaforma”.X contentThis content can also be viewed on the site it originates from.Considerate le parole di Altun, quindi, non stupisce che la Turchia abbia momentaneamente deciso di bloccare l'uso di Instagram nel paese. D'altronde, a differenza di quanto non facciano i suoi alleati occidentali, il governo turco non reputa Hamas un’organizzazione terroristica. E anzi, il presidente Erdogan ha più volte definito i membri di Hamas come "combattenti per la liberazione”. La decisione di sospendere una piattaforma che ha rimosso senza spiegazioni - e anche senza motivazioni, a quanto pare - i contenuti di cordoglio per il loro leader, quindi, è in linea con la posizione del paese. Resta da vedere, ora, come si evolverà la situazione.
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