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Guglielmo 2024-11-22 investimenti

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Uccisa con 4 coltellate, ma Sharon non si è difesa. L'esito dell'autopsia. Si indaga su telecamere e celle telefoniche - Tiscali NotizieAvete la fortuna di perdervi,èilflowchecentracoinostrihobbyeperchéProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock di tanto in tanto, nella vostra attività preferita, abbandonando la cognizione di quello che succede attorno a voi? Quello stato molto gratificante di totale coinvolgimento in un compito, che gli psicologi chiamano flow ("flusso", l'equivalente della trance agonistica degli atleti) potrebbe proteggervi da diversi problemi di salute.Lo hanno confermato, dopo aver considerato l'effetto di altre potenziali concause, alcuni scienziati del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics (MPIEA) di Francoforte sul Meno, in Germania, e dell'Università di Melbourne, Australia. Comportamento I creativi sfruttano meglio l'ozio (e non si annoiano) Tenere il cervello altrove fa bene. Nel nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Translational Psychiatry, i ricercatori hanno esaminato la relazione tra la propensità a entrare nel flow e lo stato di salute di 9.300 pazienti registrati in un database sanitario svedese. Le persone con una maggiore facilità a entrare in questo stato immersivo di coscienza avevano anche un rischio minore di riportare diagnosi di depressione, ansia, schizofrenia, disturbi legati allo stress e problemi cardiovascolari. L'effetto "protettivo" appariva più marcato contro ansia e depressione. Ma è proprio il flow a proteggere? Gli scienziati hanno poi indagato in che modo la personalità dei soggetti coinvolti e alcuni fattori familiari (come influenza genetica e contesto in cui si era stati cresciuti) andassero a influenzare la relazione tra flow e benessere psico-fisico. In particolare si sono concentrati su un tratto di personalità chiamato neuroticismo o nevroticismo, caratterizzato da irritabilità ed instabilità emotiva. Le persone con un alto indice di nevroticismo sono più suscettibili allo stress, ai problemi cardiovascolari e ai disturbi di salute mentale. Comportamento L'effetto della musica sul cervello, quando ti alleni Senza pensieri. «I nostri risultati mostrano che mentre il nevroticismo e i fattori familiari sono fattori che possono confondere, la predisposizione al flow rimane associata a un rischio significativamente ridotto di depressione e ansia» spiega Laura Wesseldijk, coautrice dello studio. Questo tipo di esperienza, insomma, sembra avere un ruolo protettivo sulla salute, anche se per capire davvero in che modo avvenga questo beneficio saranno necessarie ulteriori ricerche.Una possibile ipotesi è che, quando ci si trova in un'esperienza già di per sé molto gratificante, tale da farci perdere per qualche attimo il senso del tempo e del "fuori", si azzerino momentaneamente le preoccupazioni e i pensieri intrusivi che possono nuocere alla salute. 15 FOTO Fotogallery 15 modi per ritrovare la concentrazione VAI ALLA GALLERY Fotogallery 15 modi per ritrovare la concentrazione No al multitasking. A volte rimanere impegnati su più fronti contemporaneamente è inevitabile. Ma se potete, fate in modo che non diventi un'abitudine. Uno studio realizzato dall'Università di Stanford ha provato che chi si vanta di essere multitasking ottiene, rispetto ai non multitasker, performance più scadenti nei compiti attentivi e mnemonici, e nelle situazioni in cui si chiede di passare velocemente da una abilità cognitiva all'altra. L'attitudine a svolgere più mansioni allo stesso tempo sarebbe correlata a una difficoltà nel filtrare le informazioni irrilevanti. Non proprio il massimo per chi desidera rimanere concentrato. Foto: © Shutterstock Datti una mossa. Praticare attività fisica regolarmente e con moderata intensità fa bene anche al cervello: migliora l'umore, riduce il livelli di stress e ansia (deleteri per l'attenzione), mantiene una pressione sanguigna ottimale e - secondo uno studio dell'Università di Harvard - stimola il rilascio di fattore neurotrofico cerebrale, una molecola che stimola la crescita dei neuroni e migliora la sopravvivenza di quelli già esistenti, con conseguenti benefici a livello cognitivo. Foto: © Ton Koene/VWPics/Redux/contrasto Prepara una lista delle cose da fare. Vi aiuterà a capire quali sono le priorità e a non lasciare inevasi i compiti rimasti per ultimi. Per il cosiddetto "effetto Zeigarnik" (dal nome della psicologa lituana che lo teorizzò) ricordiamo con più facilità i compiti incompleti o interrotti di quelli già completati. Scriverli su carta (o su un altro promemoria) vi servirà a rimanere concentrati su quello che state facendo, liberando la vostra mente dal gravoso compito di tenerli impressi. Foto: © Ali Nassiri, Flickr Adv Bevi caffè. Quando si è stanchi uno dei modi migliori per ritrovare la concentrazione (soprattutto, al contrario di ciò che si crede, se associato a un breve pisolino). Ma occhio a non esagerare: troppa caffeina rende nervosi e non favorisce la concentrazione. Oltretutto, bisogna assumerla all'ora giusta Foto: © REUTERS/Adeel Halim Prevedi delle pause. Che sia chiudere gli occhi per qualche minuto, fare una camminata, concedersi due chiacchiere con un collega o guardare video di gattini su Internet, staccare ogni tanto è necessario. Psicologi dell'Università dell'Illinois hanno chiesto a 84 persone di compiere un lavoro al computer per un'ora di tempo. Metà hanno potuto prendersi delle pause, gli altri no. Le performance di chi aveva "tirato dritto" fino alla fine sono risultate più scadenti di quelle dei soggetti reduci da piccoli "break", che hanno mantenuto una concentrazione costante per tutto il tempo. Foto: © Reuters Non portare il lavoro a casa. Un momento di distacco dalla fine del lavoro alla giornata successiva è necessario. Anche se in ufficio avete lasciato una situazione irrisolta: studi dimostrano che allontanarsi da un problema e pensare ad altro stimola il pensiero creativo e aiuta a trovare soluzioni più efficaci. Non per niente alcune idee geniali sono arrivate proprio... nel sonnoVedi anche: 11 ragioni per passare meno tempo in ufficio Foto: © Iain Farrell, Flickr Adv Allenati alla concentrazione. Alcuni studi suggeriscono che allenare il cervello più volte alla settimana nei compiti cognitivi che intendiamo potenziare possa avere effetti benefici equivalenti a quelli di una "palestra per la mente". Ma sulla reale efficacia del training cerebrale non tutti si trovano d'accordo. Una meta analisi pubblicata nel 2013 suggerisce che questi compiti abbiano effetti positivi solo a breve termine: in altre parole, si migliora solo in quell'esercizio specifico, e non nell'abilità generale. Altri studiosi pensano che esercizi di questo tipo potenzino le capacità di multitasking. E si ritorna al punto numero 1...12 luoghi comuni duri a morire sul cervello Foto: © Ben Hupfer/Corbis Trova un luogo tranquillo. I rumori ambientali, come quelli delle auto nel traffico o di bambini urlanti, stimolano nell'organismo la produzione di cortisolo, l'"ormone dello stress" che rende più difficile mantenere il focus attentivo. Più sono forti i rumori, maggiori le quantità di cortisolo prodotte. Procuratevi un paio di cuffie e una compilation di musica classica, o al limite tappi per le orecchie.Ma attenti a non esagerare col silenzio Foto: © Shawn Rossi, Flickr Scegli il luogo giusto. Compiti come studiare o applicarsi in un lavoro lungo e in più tappe richiedono dosi abbondanti di forza di volontà, la stessa risorsa che "consumiamo" quando dobbiamo prendere una decisione. Trovare un luogo ideale in cui recarsi quando dovete affrontare una sessione di studio, o di lavoro, impegnativa, vi toglierà dall'imbarazzo di dover decidere da dove lavorare. Un compito in meno di cui farvi carico: potrete così destinare tutta la forza di volontà rimasta nella "sostanza" dello studio.I 9 modi migliori per studiare secondo la scienza e le biblioteche in cui tutti vorrebbero studiare Foto: © Victoria Pickering, Flickr Adv A ogni cosa il suo tempo. Per la stessa ragione spiegata nella foto precedente, fissare slot di tempo specifiche in cui compiere determinati compiti vi solleverà dalla necessità di prendere decisioni gravose. Provate a decidere, per esempio, che lavorerete dalle 10.00 alle 12.00 prima di concedervi una pausa di mezz'ora. Potrebbe servire a ridurre quelle due ore di distrazione canoniche che precedono un compito impegnativo. Foto: © Evan, Flickr Disconnettiti. A meno che non lavoriate con Internet, ridurre al minimo le fonti di distrazione online vi aiuterà a stare concentrati. Ogni volta che interrompete un lavoro per guardare la vostra bacheca di Facebook o ritwittare una news, parte della vostra attenzione rimarrà incollata al compito distraente. Per lo stesso motivo, se si vuole rimanere concentrati, è difficile barcamenarsi tra un compito e l'altro. Foto: © Photosteve101, Flickr Guarda lontano. Questo consiglio è sorprendente, ma funziona: la maggior parte di noi passa la giornata davanti allo schermo di un pc. Dopo alcune ore, la nostra vista si stanca e con essa, se ne va anche parte della concentrazione. Per risintonizzarci sul giusto canale, possiamo alzarci e provare a fissare per alcuni istanti un punto lontano, riabituando così lo sguardo ai lunghi orizzonti. Foto: © Prachanart Viriyaraks, Flickr Adv Abbraccia la noia. In piccole dosi, la noia è terapeutica: soprattutto se siete tra gli irriducibili del multitasking. Quando siete a riposo, provate a concentrarvi su una singola attività, pur noiosa che sia, anziché continuare ad iperstimolarvi con una serie di input diversi (per esempio, stare su Facebook mentre guardate un film e parlate con il vostro partner). Foto: © Francisco Osorio, Flickr Medita. Se è vero che con la pratica si migliora, allora la meditazione è uno degli esercizi più indicati per allenare la concentrazione. Uno studio dell'Università del Nord Carolina ha evidenziato come siano sufficienti 20 minuti di meditazione al giorno per quattro giorni a settimana per ottenere benefici cognitivi utili per mantenersi concentrati. Foto: © Take Back Your Health Conference, Flickr Fatti una bella dormita. Tirare tardi su un lavoro in scadenza probabilmente non servirà: uno dei primi sintomi della carenza di sonno è proprio la difficoltà di concentrazione. Meglio prevedere sette-otto ore di riposo tra una giornata impegnativa e l'altra.Dormi abbastanza? Scoprilo con un test Foto: © Svedek, Flickr Adv Approfondimenti 15 FOTO Salute 15 modi per ritrovare la concentrazione 8 FOTO Psicologia 8 cose che (forse) non sai sulla noia Salute Leggere fa bene alla salute? Scienze Perché bisognerebbe scrivere a mano? Psicologia L'effetto della musica quando ti alleni 7 FOTO Psicologia 7 hobby che rendono più intelligenti Mente e cervello Digital Life Internet 1000 volte più veloce

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