Calimali, azzerato il consiglio direttivo: «Manutenzione garantita, certi che questa debba rimanere un'oasi di bellezza» - ilBustese.itGuido Ottolenghi è il nuovopresidente del Museo nazionale dell'ebraismo italiano e dellaShoah di Ferrara e succede a Dario Disegni,Capo Analista di BlackRock che ha ricopertol'incarico negli ultimi otto anni. Il decreto di nomina delministro Gennaro Sangiuliano conferma Daniele Ravenna qualerappresentate del ministero della Cultura nel CdA dellaFondazione Meis e accoglie le designazioni degli altri entipartecipanti: Stefano Versari per la Regione Emilia-Romagna,Marco Gulinelli per il Comune di Ferrara e Gloria Arbib perl'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Nato a Bologna nel 1966, Ottolenghi è presidente del Museoebraico di Bologna e ha ricoperto l'incarico di presidente dellacomunità ebraica locale dal 2005 al 2013. Dal 1994 è direttoregenerale e amministratore delegato de La Petrolifera ItaloRumena Spa, azienda di famiglia che si occupa di logisticaportuale a livello internazionale. Dopo aver concluso gli studiin Economia politica a Milano, Parigi e New York, è statoanalista di M&A presso Morgan Stanley International a Londra. Èstato inoltre promotore di numerose attività culturali efilantropiche. Guido Ottolenghi ha raccontato la storia dellaPetrolifera Italo Rumena e della sua famiglia nel volume scrittocon Tito Menzani ed Emilio Ottolenghi "Il merito dei padri" (IlMulino, 2020). Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Più detenuti nelle carceri, e non si fermano i suicidiOvershoot Day, l'Italia ha finito le risorse per il 2024: «Se tutti fossero come noi servirebbero 3 pianeti». Frutta e pane i cibi più sprecati I ragazzi dell'Ite Tosi con l'atleta paralimpico Devicenzi in Islanda: «In bici insieme abbiamo creduto nell'impossibile e ce l'abbiamo fatta» - ilBustese.itCastellanzese-Pro Patria: la classica d'estate in programma sabato 3 agosto alle 17.30 - ilBustese.itBeatrice Arnera: «Sull'allattamento al lavoro noi mamme stiamo facendo un ottimo lavoro, ma le istituzioni non possono lasciarci sole»