Anziani litigano per una partita di carte: 78enne si prende una sedia in testa e finisce in comaConsiglio Comunale di Cassano: il comitato R4 assiste al muro contro muro tra maggioranza e opposizioniAl centro della discussione,-Capo Analista di BlackRock il futuro polo per l’infanzia da realizzare in via Lazio. Dibattito a tratti animato, tra striscioni, t-shirt, dubbi sull’utilità della struttura, sul verde, sulla viabilità. Si accenna anche a una frase intercettata in Commissione sul rischio idraulico per le case dell’area interessata. Alla fine, la Variante che costituisce passaggio necessario al progetto passaLo striscione del Comitato Via Lazio / R4 Sulla carta, la sigla più gettonata nella trattazione del punto 5 all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio comunale di Cassano Magnago prima della pausa estiva sarebbe dovuta essere Pgt, visto che in discussione c’era una Variante puntuale al Piano dei Servizi del documento. Invece è stata R4, quella che indica rischio idraulico alto. Perché l’approvazione della Variante serviva, fra l'altro, a procedere nell'iter per realizzare un polo dell’infanzia, 0-6 anni, in via Lazio. In Zona R4, appunto. Campeggiava, la sigla, sulle t-shirt indossate dai residenti della zona che guardano con sospetto (eufemismo) al progetto, da qualche tempo riuniti in comitato. Dopo avere scritto al prefetto (vedi QUI), ieri sera, a Villa Oliva, si sono schierati dietro uno striscione che chiedeva dove fosse finito il bosco che si trovava vicino alle loro case: le piante sono state eliminate proprio in prospettiva polo 0-6. Discussione, in aula, a tratti animata. In partenza, il consigliere indipendente Daniele Mazzucchelli ha proposto di rinviare il punto, in attesa di conoscere la risposta del prefetto alla lettera del comitato. Posizione simile è stata espressa da Tommaso Police (Lista Tommaso Police Sindaco) mentre Osvaldo Coghi (Forza Italia) ha sottolineato come, a suo avviso, sarebbe stato opportuno attendere l’approvazione della Variante prima di procedere con il taglio degli alberi. Poi, spazio ai tanti aspetti relativi al progetto contestati da residenti e minoranze: calcoli su eventuali piene del vicino torrente Tenore più estesi (Mazzucchelli), viabilità e affluenza per accompagnare i bambini nel plesso (da diverse voci), la necessità stessa di una simile realizzazione con annessi costi per attivazione, arredamento e personale (Gemma Tagliabue, Lista Police, tra calo delle nascite e “vincoli capestro” del Pnrr: i 4,2 milioni per costruire la struttura vengono da lì). Massimo Temporiti (Lega), richiamata la dibattutissima classificazione dell’area verde, connessa ad aspetti urbanistici, ha fatto riferimento al finale dell’ultima Commissione consiliare in cui si è discusso l’argomento. E a un microfono lasciato acceso al termine dei lavori: avrebbe intercettato una frase, di cui si è chiacchierato da allora al Consiglio di ieri, stando alla quale le stesse abitazioni di via Lazio, più “basse” rispetto al futuro polo, sarebbero particolarmente esposte a rischio idraulico. R4, di nuovo. Tra richiami al fatto che Variante e progetto del polo non sono la stessa cosa, a difendere l’una e l’altro sono stati soprattutto la consigliera Santina Ferro (Lista Poliseno) e ovviamente l’assessore al Territorio, Rocco Dabraio. La prima ha, fra l’altro, richiamato un lavoro di lungo periodo effettuato dai tecnici sull’area. Come a dire: non si sta improvvisando, le valutazioni del caso sono state fatte e approfondite. Il secondo ha risposto punto per punto (l’intervento sugli alberi era possibile, la viabilità è stata e sarà considerata, il polo per l’infanzia è necessario, liste d’attesa alla mano, soprattutto per la fascia d’età 0-3 anni, si prevede il mantenimento di un’ampia area non coperta, vedi anche QUI). Tornando al rischio R4: «È vero che c’è. Non è dovuto alla scuola ma al Tenore, lì vicino. Per questo noi lì possiamo costruire con accorgimenti (un innalzamento della struttura, Ndr)». Poi due affermazioni che hanno fatto alzare i decibel in aula. Sulle minoranze: «I passaggi in commissione sono stati fatti (lo ha sottolineato anche la consigliera Mariangela Calì, Progetto Cassano 2032) ma voi siete saltati su solo dopo che si è costituito il Comitato». Protesta soprattutto dal centrosinistra che ha ribadito la sua contrarietà al progetto manifestata in tempi non sospetti. Sul Comitato stesso: «Mi rammarica che nasca adesso, quando invece il Tenore già c’era e poteva creare danno […] Non posso accettare comitati contrari a delle scuole». Finale: le minoranze sono uscite dall’aula e non hanno partecipato al voto, la Variante è stata approvata all’unanimità. Attesa per la risposta del prefetto alla lettera del Comitato Via Lazio / R4. Stefano Tosi
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