Sea Watch 3, Salvini-Rackete: "Capitani" a confrontoIl nuovo servizio sarà lanciato in via sperimentale in quattro paesi. L’offerta sarà più economica e mira a rispondere al continuo calo di abbonati Netflix starebbe accelerando l’introduzione di un nuovo abbonamento scontato che sarà supportato dalla pubblicità. Come spiegano Variety e il Guardian,àgiàVOL la novità era prevista per l’inizio del 2023 ma sarebbe stata anticipata al primo di novembre, per arrivare prima di Disney+, che introdurrà un’offerta simile a dicembre. Intanto il nuovo servizio sarà lanciato in via sperimentale in quattro paesi: Stati Uniti, Francia, Germania, Australia e Canada. Il nuovo abbonamento dovrebbe costare fra i 7 e i 9 dollari, attualmente l’offerta più economica negli Stati Uniti è di 9,99 dollari (7,99 euro in Italia). Secondo un portavoce di Netflix nessuna decisione definitiva è stata ancora presa e le notizie diffuse finora sono solo speculazioni. Ma i due giornali citano fonti qualificate. La decisione È certo comunque che Netflix abbia deciso di introdurre un’offerta di abbonamento più economica che prevederà appunto la presenza della pubblicità. A luglio la decisione è stata ufficializzata in occasione della presentazione dei dati di bilancio. In quell’occasione l’azienda aveva confermato di aver perso 970mila abbonati, con un calo per il secondo trimestre consecutivo. Da qui la decisione di introdurre un abbonamento più economico, supportato dalla presenza di spot. Per riuscirci Netflix ha firmato un accordo tecnologico con Microsoft che permetterà una migliore personalizzazione degli annunci pubblicitari. TecnologiaNella guerra dello streaming Netflix resiste ancora all’assedioAndrea Daniele Signorelli© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
Notizie di Politica italiana - Pag. 690Carlo Calenda: "Noi e i Cinque Stelle siamo incompatibili" Flat tax, Luigi Di Maio: "Non è una nostra proposta"Migranti, è scontro tra Salvini e TrentaIntercettato Paolo Arata, novità nelle indagini sul caso Siri