Fidanzati messinesi uccisi in Inghilterra: le salme tornano in ItaliaUn divario che non consentirebbe di ipotizzare ribaltoni. Ma per la proclamazione degli eletti potrebbero servire altre due settimaneA distanza di una settimana,trading a breve termine si è concluso anche lo scrutinio delle 19 sezioni che non avevano completato in tempo lo spoglio delle schede per le regionali di domenica 25 febbraio in Sardegna. In base a dati ufficiosi il divario tra Alessandra Todde e Paolo Truzzu si è ridotto a circa 1.600 voti. Un distacco che non consente di pensare a un ribaltone e che rispecchia i calcoli del centrosinistra. La presidente in pectore Alessandra Todde aveva parlato di una forbice tra i 1.450-1.600 voti in più di Paolo Truzzu. Un distacco non sufficiente per ipotizzare un ribaltone, anche al termine delle verifiche sui verbali da parte delle Corti d’Appello. Nel centrodestra si aspetta l'ufficialità per valutare eventuali ricorsi al Tar. Sull’ipotesi di contestare i risultati si erano espressi diversi esponenti del centrodestra, tra cui anche Giorgia Meloni che dal Canada ha detto: «Aspettiamo il riconteggio, poi vediamo cosa fare. Mi pare che lo scarto si stia assottigliando».Salvatore Deidda, deputato sardo di FdI, aveva chiarito che «dai mille voti di scarto in giù» il centrodestra avrebbe valutato il ricorso al Tar, «tenendo presente anche il numero di schede nulle».Per la proclamazione degli eletti da parte della Corte d’appello di Cagliari bisognerà aspettare ancora, fino ad altre due settimane. CommentiIl voto sardo svela le debolezze della destra. Così Meloni si vendicherà su MattarellaRino Formica© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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