Coronavirus, lettera al ministro Azzolina da parte di un genitoreVoto di fiducia in Senato per il Conte 2-bis: sembrava un film dei VanzinaVoto di fiducia in Senato per il Conte 2-bis: sembrava un film dei VanzinaDai senatori a vita che "non muoiono mai",Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock almeno secondo Salvini, alla momentanea scomparsa di Ciampolillo, degna di Bugo ai tempi di Sanremo. Quello che abbiamo visto e non avremmo voluto vedere in una delle giornate più importanti per l'Italia. di Giuseppe Gaetano Pubblicato il 20 Gennaio 2021 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatagiuseppe conteGli editorialigovernomatteo renzi#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Una giornata emozionante in Senato per chi segue la politica, altro che maratona Mentana: un triathlon di 44 ore – tra dichiarazioni, repliche, controrepliche, sanificazioni e assembramenti – col fiato sospeso, dalle 9 di mattina alle 23 di sera. Il ricordo di Emanuele Macaluso. La standing ovation dei ministri alla 90enne Liliana Segre, scesa apposta da Milano a Roma per far numero a favore di Conte: conosce bene lo spettro nero che incombe sul Paese con Salvini e Meloni. E se lo immaginano pure i forzisti, i ripescati nel pozzo del Gruppo Misto e gli ex 5 Stelle rientrati nei ranghi dalla finestra, che hanno provato a tappare i buchi lasciati da Renzi. Ne abbiamo già avuto avvisaglia dai toni agghiaccianti usati dal leader leghista nel suo discorso: “I senatori a vita non muoiono mai”.E poi gli applausi, allo stesso premier. L’Italia viva al 3% e defunta al 97 è un microscopico virus che non è valso la pena citare neanche a Palazzo Madama. L’Innominato è ormai il passato. Già a Montecitorio senza di lui era andata meglio di quando c’era: chi viene mollato ci guadagna in voti, come già successo al Pd in consensi. L’ignorarsi in aula, del resto, è stato reciproco: lo squarcio resta sanguinante. Con Salvini è stato diverso. Lui supera il 20% e, quando ha tradito, Conte l’ha attaccato frontalmente. Dall’agosto 2019, quando dimissionario e a esecutivo caduto gli rinfacciò proprio in Senato gli “interessi personali” perseguiti al Viminale, e la mancanza di “coraggio nell’assumersi la responsabilità” delle sue politiche anti migranti.Fino allo scorso aprile: “Devo fare nomi e cognomi” disse in tv durante la presentazione del nuovo Dpcm, accusando anche la leader di FdI di sostenere già allora “falsità sul Mes”. Ora è Renzi che ha provato a farlo inciampare su questo fondo della discordia, per cui si dice pronto a perdere il posto a palazzo. Poteva votare no, anziché astenersi.Il “mercato” consumato fino all’ultimo, in stanze e corridoi, è tutto fuorché una novità assoluta. Chiamiamoli volenterosi, dissidenti, responsabili, trasformisti o tengo famiglia: da almeno 30 anni tutto fa brodo a Palazzo Chigi. Dai banchi l’opposizione ha caricato ancora a testa bassa. Niente di inedito. Ma quando domandano a Conte cosa gli impedisca di rimettersi al verdetto delle elezioni anticipate, se è così convinto di star facendo bene, viene da chiedersi: l’hanno capito che c’è il Covid o no?Il buon senso suggerirebbe che è una follia andare ai seggi quando l’ultimo Dpcm ha appena dato una riavvitata generale al Paese, ma in fondo l’abbiamo già fatto all’Election Day del 20 e 21 settembre scorsi. Accorpammo referendum e amministrative riaprendo le scuole e portando 46 milioni di cittadini alle urne, a ridosso di quella che un mese dopo sarebbe diventata la seconda ondata di infezioni: da 1.350 positivi al giorno, a 15.200 il 21 ottobre, a 34.764 il 21 novembre. Allora votarono pure gli Usa e martedì notte, per una curiosa coincidenza, mentre dall’altra parte dell’Atlantico s’insediava un nuovo governo dem, un altro qui stava per dimettersi.È finita a quota 156. L’ultimo brivido ce l’ha regalato la Var al duo Ciampolillo-Nencini. Una fiducia relativa, o “semplice”: non è la prima volta nella storia della Repubblica e la maggioranza assoluta non è richiesta per ogni atto del Parlamento. Comunque superiore ai 155 voti, che rappresentavano la soglia limite per decidere se fermarsi o continuare.Arrivare a 161 era fantascienza. Quanto può durare un esecutivo destinato a restare comunque in bilico a ogni voto del fitto elenco di leggi e riforme in agenda? La palla è al Colle, a cui Conte è obbligato a salire. Mattarella darà sicuramente l’ok a questo Conte 2-bis, nella speranza che ingaggi in corsa nuovi adepti alla causa.Resta il “giallo” di cos’abbia sbagliato il premier per meritarsi questo bacio di Giuda di buon anno, tra capo e collo: in uno stato di prolungata allerta virus e con una campagna vaccinale a singhiozzo, impantanata dopo tre settimane dalle promesse da marinaio di Pfizer. Non l’hanno capito manco all’estero.Ce lo siamo chiesto tante volte: allargando la prospettiva e inquadrando l’attuale situazione Covid in Europa e nel mondo, era davvero possibile fare molto meglio di tutti gli altri? Al netto del senno del poi, il centrodestra – che ancora in queste ore vuole più aprire che chiudere – avrebbe assunto misure così diverse, risolvendo economia e contagi? Lo scopriremo presto: il termine naturale di questa straziata XVIII legislatura è nel 2023 e in due anni ne possono succedere ancora di tutti i “colori”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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