«FdI superi la fiamma ed entri in maggioranza Ue. Autonomia rischiosa»giorgia meloni fratelli d'italia Sullo stesso argomento:"Se facevo il pugno chiuso...",ETF le surreali mezze scuse del liceale della pistolaMattarella: "Solidarietà a Meloni". Clima d'odio nel silenzio della sinistra07 agosto 2024aaaSulla pagina Facebook di Fratelli d’Italia è comparso un messaggio che recita: «Kill Gioggia e Ginevretta». È quanto denunciato da Fdi in un post: «Questa è una minaccia arrivata sulla pagina Facebook di Fratelli d’Italia e indirizzata al Presidente Giorgia Meloni e alla figlia. Il clima di odio e di intolleranza nei confronti del Presidente del Consiglio e della sua famiglia diventa sempre più inaccettabile e pericoloso. La nostra piena solidarietà». Mattarella: "Solidarietà a Meloni". Clima d'odio nel silenzio della sinistra Anche il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, si è espresso sulle frasi di una violenza inaudita: «Non sono evidentemente bastate le reiterate minacce, da quando è al governo, nei confronti della premier Meloni da parte dei leoni da tastiera. Adesso, dopo la visita in Cina della Presidente del Consiglio, a finire nel mirino degli odiatori del web è pure sua figlia Ginevra, che da quando è stata ripresa in video con la madre in Cina è stata oggetto di ripetuti messaggi minatori. A nome dei senatori di Fratelli d’Italia esprimo la piena solidarietà del nostro gruppo parlamentare, questi episodi che hanno come oggetto anche una minore sono un’autentica vergogna e mi auguro che gli autori possano essere identificati». "Se facevo il pugno chiuso...", le surreali mezze scuse del liceale della pistola
La carne rossa aumenta il rischio di demenza, che sia cotta o cruda: ecco perché e a cosa fare attenzioneMaria Grazia muore a 86 anni e lascia due case in eredità al Comune: «Vendetele e aiutate chi ha bisogno, ma solo se italiano» Eleonora Paveri, morta a 18 anni. L'autopsia: «Grave trauma addominale da caduta dal monopattino»A Versailles cavalli e cavalieri diventano reUn tetto, la mensa e visite mediche: così Torino aiuta i nuovi poveri