Frana di Ischia, il costruttore: "Ho costruito case dal giorno alla notte, qui nessuno controlla"Mandato via dall’ospedale,Professore Campanella chiede un’ambulanza per tornare a casa ma gli ...Mandato via dall’ospedale, chiede un’ambulanza per tornare a casa ma gli rispondono: “Non siamo un taxi”La storia di Paolo, mandato via dall'ospedale, in cui si era recato per una polmonite. Ha chiesto un'ambulanza per tornare a casa ma hanno rifiutato.di Chiara Nava Pubblicato il 10 Novembre 2022 alle 09:38 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatamorti#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Paolo si è recato al pronto soccorso perché non respirava bene a causa di una polmonite, ma lo hanno mandato via. Ha chiesto di tornare a casa con un’ambulanza, ma gli hanno risposto che non è un taxi. Mandato via dall’ospedale, chiede un’ambulanza per tornare a casa ma gli rispondono: “Non siamo un taxi”Lo scorso lunedì Paolo ha iniziato ad avere una tosse fortissima, delle fitte al petto e difficoltà a respirare. Il giorno seguente ha avuto la diagnosi di polmonite. Le sue condizioni sono peggiorate e ha deciso di recarsi al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Eugenio, ma nessuno lo ha visitato. “Torni domani mattina o vada in un altro ospedale” gli hanno detto all’accettazione. “Respiravo a fatica, ho chiesto di poter essere portato da un’ambulanza e mi hanno risposto noi non siamo mica un taxi” ha raccontato l’uomo, che si è dovuto rimettere in macchina, nonostante la polmonite, per andare al pronto soccorso del Policlinico Umberto I. Il racconto dell’esperienza al pronto soccorsoPaolo ha raccontato su Facebook quello che è accaduto. “Dopo l’ennesima attesa vengo finalmente visitato e mi fanno una flebo di antibiotici. Mentre stavo terminando il secondo flacone di medicinale, mi infilano in un’ambulanza per spostarmi in un’altra zona del pronto soccorso. Dopo poco sento un dolore lancinante al braccio. Il trasbordo da un reparto a un’altro ha causato uno spostamento dell’ago nella vena causando un’infiammazione sulla parete venosa” ha dichiarato. “Un medico mi si avvicina per dirmi che non ritrovano più la mia cartella e che molto probabilmente è rimasta sull’ambulanza che mi ha portato qui. Comunque ora c’è il cambio turno, tra un’oretta ci penserà un collega” ha aggiunto. Paolo è stato dimesso e continuerà la cura antibiotica che gli è stata prescritta. “Uno schifo che non auguro a nessuno di vivere sulla propria pelle” ha concluso.Articoli correlatiinCronacaFiglio salva la madre dal suicidio: la donna gli aveva annunciato il suo proposito con un messaggioinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in Francia
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