Frate cappuccino accusato di aver raggirato un'anziana: allontanata da parenti e amiciCaso scontrini,criptovalute Cassazione assolve Ignazio Marino: "Fatto non sussite"Caso scontrini, Cassazione assolve Ignazio Marino: "Fatto non sussite"Gli accusatori politici, rappresentanti dell'attuale amministrazione comunale, erano gravemente in malafede" dichiara l'avvocato di Ignazio Marino. di Paola Marras Pubblicato il 10 Aprile 2019 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatamovimento 5 stelleRoma#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}“Pochi minuti prima di prendere la parola al World Trade Center Association 2019 Summit ho appreso dal professor Musco e dall’avvocato Martuscelli della decisione della Cassazione” scrive su Facebook nella giornata di martedì 9 aprile 2019 Ignazio Marino. La Corte Suprema infatti annullato senza rinvio la condanna a due anni di reclusione nei confronti dell’ex sindaco di Roma “perché il fatto non sussiste”.“Una ferita per la democrazia”Ignazio Marino, assolto in primo grado e condannato in appello, era accusato di peculato e falso peril caso degli scontrini delle cene di rappresentanza quando era primo cittadino della Capitale, vicenda che ha di fatto contribuito alla caduta della giunta e portato alle sue dimissioni. “È un sollievo ma non posso affermare di essere allegro. – prosegue l’ex sindaco – Penso infatti a tutte le persone, familiari, amici, compagni di sogni e progetti che hanno sofferto con me, e per me, in questi anni”.“Hanno vinto la verità e la giustizia. Era ora. – aggiunge Ignazio Marino, come riporta repubblica.it – Ma la sentenza non rimedia ai gravi fatti del 2015, alla cacciata di un sindaco democraticamente eletto e di un’intera giunta impegnati senza fare compromessi per portare la legalità e il cambiamento nella Capitale d’Italia. Una ferita per la democrazia che non si rimargina”.“Accusatori politici in malafede”“Sono contento che il procuratore generale abbia integralmente sposato la nostra tesi difensiva e abbia ricordato a noi tutti l’autonomia della valutazione giuridica, il che vuol dire che il giustizialismo politico deve rimanere fuori dalle aule dei tribunali” evidenzia invece il legale dell’ex sindaco, Enzo Musco.L’avvocato quindi afferma: “Gli accusatori politici e materiali di questo processo, rappresentanti dell’attuale amministrazione comunale erano gravemente in malafede e a tal proposito invito a rivedere quel video di De Vito pubblicato il 2 ottobre del 2015 dove si evincono le modalità con le quali si volevano acquisire i documenti contabili della Giunta Marino”.A segnalare “le diverse anomalie che a loro avviso, connotavano quattro episodi di spesa” erano stati infatti nell’ottobre 2015 gli allora consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle Virginia Raggi, Marcello De Vito, Daniele Frongia ed Enrico Stefano.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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