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Addio ad Alice Munro, la scrittrice di romanzi bonsai

Perché è così difficile dirsi antifascisti? La lezione di Rossana Rossanda a cento anni dalla sua nascitaViabilitàL’altro cantiere oltre il confine che fa preoccupare mezzo lagoIniziati tra grandi proclami e aspettative,Professore Campanella i lavori per la variante della Tremezzina, hanno già subito diversi stop – Le opere oggi sono quasi ferme e i timori si moltiplicano – La strada dovrebbe alleggerire la statale Regina© Shutterstock Anna Campaniello09.08.2024 06:00C’è un altro cantiere a ridosso del confine che da tempo crea disagi (anche) a chi si deve spostare tra il sud del Ticino e il nord Italia. Non solo quello che ha coinvolto per anni l’ultimo tratto di A9 (e che sembra non è ancora totalmente finito), a creare disagi e non poche polemiche è anche il progetto noto come variante della Tremezzina, che prevede la realizzazione di un tracciato di una decina di chilometri quasi interamente in galleria tra Griante e Colonno, bypassando i paesi sulla sponda del lago di Como. Il progetto è attesissimo ma il cantiere avanza a singhiozzo. A singhiozzo giungono inoltre anche informazioni ufficiali sui prossimi passi.L’unica certezza, al momento, è che il cantiere si fermerà per ferie da domani fino al 25 agosto. Sulla ripresa dei lavori dell’infrastruttura più attesa sul Lago di Como e soprattutto sui tempi di consegna dell’opera invece, i dubbi restano molteplici. «Da settembre la realizzazione dell’opera riprenderà gradualmente», ribadisce Anas. «Ci aspettiamo un nuovo cronoprogramma aggiornato e credibile e una vera svolta nella gestione degli interventi», sottolinea Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina, che ribadisce le preoccupazioni dell’intero territorio.Regina soffocataCome anticipato, il nuovo collegamento stradale è atteso da decenni. La variante, circa 10 chilometri in gran parte in galleria, permetterà finalmente di spostare il traffico dalla statale Regina, la strada del lago, soffocata da un traffico da tempo ormai insostenibile, in particolare per l’incremento di bus turistici e mezzi pesanti. Il cantiere per la realizzazione dell’opera è stato avviato nell’autunno del 2021 e il cronoprogramma iniziale prevedeva 5 anni di lavori. Dopo una prima fase in cui i tempi sono stati rispettati e c’era grande ottimismo, da mesi la situazione è preoccupante e l’intervento prosegue a rilento, per non parlare di stallo. «I lavori hanno subito dei rallentamenti per imprevisti di cantiere, a causa della presenza di arsenico e idrocarburi nelle terre di scavo», ha ribadito Anas durante l’ultima riunione del tavolo di coordinamento voluto dal prefetto di Como Andrea Polichetti e convocato nella sede dell’amministrazione provinciale.«Alla riunione, sia i rappresentanti di Anas che del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti hanno ribadito che il cantiere, dopo la pausa per ferie, ripartirà a settembre e andrà avanti – spiega il presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca –. Sui tempi però non sono state indicazioni precise e ci aspettiamo che vengano date al più presto».La Tremezzina intanto è soffocata dal traffico, nonostante sia in vigore l’ordinanza anti caos che limita il transito di mezzi pesanti e autobus privati. «La situazione del traffico è ingestibile ormai e dimostra ancora una volta, se mai ci fosse ancora qualche dubbio quanto questa opera sia indispensabile per il territorio – dice il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra -. A settembre ci aspettiamo indicazioni credibili sulle modalità e i tempi di ripresa e di prosecuzione del cantiere, con soluzioni precise ai problemi che si sono verificati nei mesi scorsi e che hanno portato a un forte ritardo nei lavori».«Intollerabile»«Questa situazione non è più tollerabile – aggiunge il primo cittadino del Comune comasco –. È urgente avere indicazioni certe. Non abbiamo più alcuna certezza sulle scadenze e sui tempi previsti per la consegna dell’opera. Ci aspettiamo appunto che ci vengano date a settembre. Ci deve essere una nuova scaletta di marcia chiara e attendibile, che dia garanzie al territorio».Il cantiere al momento è attivo in due punti, a Colonno e Griante. Se nel caso del primo svincolo i lavori sono proseguiti, seppure a rilento, a Griante la situazione è maggiormente critica. «Per lo svincolo di Colonno i lavori sono regolarmente in corso e i terreni scavati vengono conferiti a Tirano», ha fatto sapere Anas a fine luglio, indicando per la galleria di servizio 600 metri di scavo completati su circa 3.500 previsti e dati analoghi per la galleria principale. Per il portale di Griante invece «la presenza di arsenico e altri metalli pesanti aveva reso necessario nel novembre dello scorso anno uno stop degli scavi», ha spiegato sempre Anas, che assicura però una ripresa del cantiere anche in questo tratto.Per la variante della Tremezzina era previsto un investimento di 380 milioni di euro, costo destinato inevitabilmente ad aumentare. «Ci interessa che ora ci sia una svolta vera nei lavori perché le rassicurazioni degli ultimi mesi sono state disattese – conclude Mauro Guerra –. Da settembre ci aspettiamo trasparenza, chiarezza e aggiornamenti costanti sulla situazione e sull’andamento del cantiere». Entro la metà di settembre dovrà essere fissata una nuova riunione del tavolo di coordinamento, con tutti i rappresentanti del territorio comasco, di Anas e del ministero.

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