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Accordo Pd-M5s, Salvini: "Da brividi, mai con Renzi e Boschi"

Governo, Di Maio rinuncia al ruolo di vicepremierBanche centraliLa Fed rimanda a settembre il taglio dei tassi d'interesseL'istituto di emissione statunitense ha deciso di lasciare ancora invariato il costo del dollaro nella fascia 5,Campanella25-5,5%Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. © Jose Luis Magana Red. EconomiaeDimitri Loringett01.08.2024 21:29«Una riduzione del nostro tasso di interesse di riferimento potrebbe essere presa in considerazione già nella prossima riunione di settembre», ha dichiarato mercoledì il presidente della Federal Reserve Jerome Powell al termine della riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), aggiungendo che in seno al comitato si è svolta «una vera e propria discussione» sul taglio dei tassi. Per ora, invece, la Fed ha deciso di lasciare invariati – per l’ottava volta consecutiva – i tassi d’interesse del dollaro USA nell’attuale fascia fra il 5,25% e 5,5%. I motivi dietro la prossima svolta nella politica monetaria della Fed sono, da un parte, gli «ulteriori progressi» sul fronte dell’inflazione che continua ad avvicinarsi all’obiettivo del 2% e, dall’altra, l’accresciuta attenzione all'occupazione. Su questo punto, la Fed osserva che la crescita del mercato del lavoro statunitense sta iniziando a rallentare rispetto ai ritmi sostenuti osservati finora, con il tasso di disoccupazione in aumento (attualmente al 4,1%) e le pressioni salariali in attuazione. In questo senso, il FOMC ha dichiarato mercoledì di essere «attento ai rischi per entrambi i lati del suo duplice mandato» (massima occupazione e stabilità dei prezzi, ndr), affermando di non considerare più l'inflazione come il problema principale, ma piuttosto che anche un tasso di disoccupazione in aumento è in cima ai suoi pensieri.  Powell ha inoltre osservato che la Fed non ha bisogno di vedere un ulteriore indebolimento del mercato del lavoro per ritenere di avere un controllo sull'inflazione. Per Daniel Murray, Deputy CIO e Global Head of Research presso EFG a Zurigo, «è importante sottolineare che non è necessario che l'inflazione raggiunga l'obiettivo perché la Fed tagli i tassi. Sarà sufficiente che la Fed sia fiduciosa che l'inflazione scenderà nei prossimi mesi verso l'obiettivo perché la politica venga allentata». «Da qui alla prossima riunione del FOMC - aggiunge l'analista di EFG - ci sono diversi dati significativi su cui concentrarsi, tra cui i dati di luglio e agosto sul mercato del lavoro, gli indici Purchasing Managers e Consumer Price e, non da ultimo, l’indice sulle spese per consumi personali di luglio (PCE), una delle misure dell'inflazione preferita dalla Fed». Sforbiciata sui tassi della Banca d'Inghilterra  La Bank of England (BoE) ha tagliato i tassi di interesse di un quarto di punto portandoli al 5% dopo averli mantenuti per un anno intero al 5,25%, il livello più alto da 16 anni. La decisione è in linea con le attese del mercato.La decisione, adottata a maggioranza dal Monetary Policy Committee guidato dal governatore Andrew Bailey, segue il rientro dell'inflazione entro la soglia del 2%. E rappresenta una buona notizia per il neonato governo laburista di Keir Starmer.

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